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Dalla Germania ai fornelli viterbesi

unescoNei giorni scorsi si è tenuto un importante incontro operativo per definire le modalità dello scambio formativo tra la Brillat-Savarin-Schule di Berlino (la più grande scuola per cuochi e operatori dell’ospitalità della Germania, con oltre 5000 allievi) e la Scuola alberghiera della Provincia di Viterbo.
Dopo il successo del workshop tenutosi ai primi di novembre in Italia e dopo la presentazione ufficiale a Berlino, al progetto “Ambasciatore del buon vivere e del buon mangiare nella Tuscia” si è così aggiunto un altro importante tassello.
Dall’incontro tra Luciano Dottarelli, presidente del Club Unesco Viterbo Tuscia, Sante Di Sorte, presidente dell’Associazione “Di Tuscia un po’”, Bernd Gasser titolare dell’Agenzia “Ombrellone” di Berlino e una rappresentanza ai massimi livelli della Scuola alberghiera (l’Assessore Federico Fracassini, il dirigente Luigi Celestini, la direttrice Franca Piermartini) sono scaturiti impegni concreti per la realizzazione del progetto ed idee significative per la sua ulteriore implementazione.
Il primo impegno riguarda lo stage di tre settimane che gli studenti della Brillat-Savarin-Schule svolgeranno nel maggio 2014 presso la Scuola alberghiera e presso alcuni dei più qualificati ristoranti della Tuscia e che avrà per tema: Alla tavola di papi, nobili e contadini nel periodo del più lungo conclave.
L’assessore Federico Fracassini ha assicurato l’impegno convinto e fattivo della Provincia alla piena riuscita dello stage della Brillat-Savarin-Schule ed ha illustrato le linee di fondo di due progetti che saranno presentati per finanziare, attraverso i bandi della programmazione europea, un’analoga opportunità formativa per gli allievi della Scuola alberghiera e incisive azioni di partenariato per la promozione del territorio della Tuscia e delle sue tipicità a Berlino.
L’attività di formazione è del resto il cuore del progetto che ha l’obiettivo di formare dei veri e propri ambasciatori del buon gusto e del viaggio sostenibile, giovani informati e consapevoli che, in base alle loro dirette esperienze possano promuovere più adeguatamente la cultura, la gastronomia, il turismo e l’ambiente della Tuscia a Berlino e nel Land di Brandeburgo.
Al progetto “Ambasciatore del buon vivere e del buon mangiare nella Tuscia” hanno già dato la loro adesione anche la Camera di Commercio e alcuni dei più significativi Comuni della Tuscia, a partire dal capoluogo Viterbo, che con la sua identità storica di Città dei Papi, costituisce il principale elemento di suggestione per il tema scelto dallo staff didattico della Brillat-Savarin-Schule per il primo stage.
Il progetto, che ha ricevuto anche l’apprezzamento di Marco Montini, responsabile dell’Enit per i paesi di lingua tedesca, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Centro Europa e dell’ambasciatore d’Italia a Berlino, Elio Menzione, è stato salutato dalla stampa specializzata come un modello innovativo di promozione territoriale, realmente efficace perché basata sul metodo diretto del passaparola e secondo una prospettiva non occasionale ma di lungo termine.

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