Si firmano “un gruppo di sammartinesi”. Hanno scritto al sindaco Michelini e ai consiglieri comunali – dicono loro – dopo aver a lungo meditato, per rilevare “la particolare attenzione da voi ricevuta per le festività natalizie e per la fantastica scenografia di luci messe in atto a San Martino al Cimino per tale occasione. Non per essere i soliti guastafeste – proseguono – ma ci stiamo domandando se siete a conoscenza che il comune di Viterbo, è sì composto dal centro storico e dalle sue bellissime fontane (tanto che i consiglieri comunali si sono letteralmente accapigliati per adottarne una), ma anche dalle frazioni. Al primo vero test, quello di Natale, in cui doveva essere dimostrato il cambio di marcia e di conseguenza una maggiore attenzione ad esse, a nostro avviso, siamo addirittura scivolati più in basso. Allestendo un albero di Natale, in piazza Mariano Buratti, a dir poco vergognoso. Luminarie neanche a parlarne e di luci del “festival delle luci” per carità”.
La lettera prosegue ancora: “Saremmo forse all’antica, ma la politica non è fatta solo per decidere se fare o meno l’assessore o delegare qualcun altro in funzione solo ed esclusivamente delle personali convenienze. Ricordiamo una campagna elettorale incentrata sui temi di una maggiore autonomia delle frazioni, maggiori fondi ad esse dedicati e costante presenza sul territorio. In questo periodo non una parola è stata spesa per l’indifferenza mostrata nei nostri confronti. Forse troppo impegnati a far vincere Renzi alle primarie del Pd, ma meno ad applicarne i principi di cambiamento. In conclusione, speriamo che da ora in avanti i consiglieri sammartinesi, sempre presenti durante la campagna elettorale, abbiano la capacità di far rispettare maggiormente il nostro paese e i suoi abitanti”.
Pronta però è arrivata la risposta del consigliere del Pd Martina Minchella: “Premesso che ogni qual volta un cittadino sottolinea alcune criticità rispetto all’amministrazione del proprio territorio va ascoltato – dice la consigliera – affinché chi amministra utilizzi la critica come strumento per migliorare la propria attività; e preso atto che l’albero allestito in piazza Mariano Buratti non è sicuramente all’altezza delle bellezze del nostro paese, va però considerato che oggi la piazza è un cantiere, poiché da qualche mese sono partiti i lavori di ristrutturazione. Da poco più di un mese – dice ancora Minchella – ho la delega alle politiche della frazione di San Martino e Tobia e, pur non vivendo in cattività sui giornali, perché non credo sia questo il ruolo del consigliere comunale, sto lavorando, di concerto con il capogruppo, affinché venga riaperto il parco comunale di via del Colle e l’impegno preso in campagna elettorale di far riaprire il palazzo Doria Pamphjli sia portato a compimento”.
Michella prosegue: “Questo per quanto riguarda i grandi obiettivi che ci siamo posti. Poi c’è l’ordinaria amministrazione: in primis la necessità che i cittadini vivano in un paese pulito. Si sta lavorando affinché si metta a punto il sistema della raccolta dei rifiuti che la sottoscritta ha già fatto presente non essere per niente soddisfacente. Quanto all’autonomia della frazione e alla sua rappresentanza, poiché credo che sia necessario far partire i consigli di frazione al più presto, ho ritenuto doveroso astenermi dal votare la sospensione dello scorso consiglio comunale, in quanto sono ormai maturi i tempi di approvazione di questo organo”.
“E’ mia premura inoltre – conclude la giovane consigliera – rasserenare sul fatto che , almeno per quanto mi riguarda, la mia attività in consiglio comunale sarà volta sempre a portare avanti le istanze e le necessità dei cittadini e come delegata alla fazione di San Martino e Tobia ad essere da pungolo per la giunta affinché l’impegno sia visibile e i risultati vengano portati a termine perché è ormai finito il periodo di prova, e per dirla alla Renzi, di cui ho sposato le idee e i metodi o si cambia sul serio e si capisce la portata della sfida oppure …”
In attesa di essere reclutata come velina, la Minchella fa la maestrina.