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Meno tasse nel 2013? Una vera bufala

banca soldiMentre  il nostro Paese sta morendo sotto i colpi di una esasperata tassazione, abbinata all’aumento della spesa e all’accrescimento del debito pubblico, ecco che arriva l’incredibile notizia che gli italiani, nel corso del 2013, hanno pagato meno tasse e che il 2014 si presenta già come l’anno del risparmio fiscale.

Evidentemente, a qualcuno, il consumo esagerato di spumante durante le festività natalizie, ha generato un’illusione tributaria tanto irreale, quanto contraffatta, servita a dovere magari per rendere il “Capodanno” un po’ meno penoso per milioni di italiani ridotti in mutande.

Non si tratta di una clamorosa sciocchezza ma di un vero “botto” di fine anno che sarà ricordato come il più fragoroso degli ultimi decenni perché, nonostante i proclami governativi, nel 2014 pagheremo più tasse, intanto per l’innalzamento dell’Iva dal 21 al 22%, con il conseguente crollo dei consumi; pagheremo più tasse per l’aumento dei bolli sui depositi bancari, pagheremo di più sulla tassazione della casa, prima o seconda che sia, con una Imu mascherata cha farà carico a proprietari ed inquilini; pagheremo di più la tassa sui rifiuti, una vera mazzata per le famiglie e le imprese; alla fine, ci sarà un aumento delle imposte di centinaia e centinaia di milioni di € in più che, come al solito, sborseranno i soliti noti che dovranno affrontare un altro triennio di “lacrime e sangue”.

FondAzione, a fronte del proclamato miracolo dell’abbassamento delle imposte, vuole ricordare a tutti che il 2013 è stato un anno nefasto per l’economia nazionale, che è stato un anno drammatico per la disoccupazione giovanile e non solo, che è stato un anno contraddistinto dal fallimento  di altre migliaia di piccole e medie aziende, che è stato un anno macchiato dai tanti suicidi per disperazione, che è  stato  un anno di ingiustizie e incredibili discriminazioni.

Che abbiamo pagato meno tasse nel 2013, lo vada a dire Letta ai viterbesi, agli operatori della sanità privata che non ricevono lo stipendio da diversi mesi, a quelli che non viene corrisposta la 13 ma mensilità, ai licenziati, ai cassa integrati, a coloro che hanno chiuso la loro attività artigianale e commerciale; lo vada a dire Letta alla gente pensionata che campa con 480 euro al mese, ai mono reddito da 1000 € al mese con più figli a carico e maggiorenni che non trovano lavoro e che saranno costretti a lasciare l’Italia in cerca di una speranza di vita e di futuro.

Per allietare il nuovo anno non basta affermare strumentalmente che il popolo ha pagato meno tasse nel 2013 ma, concretamente, attivarsi politicamente per mettere in atto tutte le promesse fatte in campagna elettorale e ancora lontane dall’essere realizzate.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Per Talotta il trasformista un altro anno di gabbane voltate è in vista.

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