27072024Headline:

Per le imprese soldi dalla Regione

Maurizio Mancini

Maurizio Mancini

Le micro, piccole e medie imprese in crisi di liquidità o che intendano sviluppare le attività, possono adesso contare sul fondo della Regione per il finanziamento del capitale circolante e degli investimenti produttivi. Proprio in questi giorni, è stato pubblicato l’avviso pubblico che indica le date per l’invio online delle domande per accedere alle agevolazioni: a partire dalle ore 9 del 3 febbraio, ci sarà tempo fino al 30 giugno o comunque fino all’esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a 35 milioni di euro.

La Cna di Viterbo e Civitavecchia, nel darne notizia, si dice pronta a informare e ad assistere gli interessati. Si parla di una platea ampia, perché possono beneficiare degli interventi tutte le imprese costituite da almeno due anni, anche in forma cooperativa o consortile,  ed operanti in regime di contabilità ordinaria, ad eccezione di quelle agricole, dei settori pesca ed acquacoltura. Escluso anche il sostegno al trasporto conto terzi nel caso di acquisto di veicoli per il trasporto su strada.

Secondo Maurizio Mancini, responsabile dell’Area Sviluppo Impresa della Cna, il bando potrebbe chiudersi nel giro di pochissimi giorni dal “via”. “Gli interventi ammissibili ai finanziamenti riguardano -spiega- lo smobilizzo dei crediti vantati nei confronti degli Enti locali, ad esclusione dei Comuni commissariati; l’anticipo di ordini e contratti; il capitale circolante, con riferimento all’acquisto di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, al pagamento di debiti commerciali o all’anticipo di crediti commerciali. Infine, gli investimenti: è finanziato l’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali per ristrutturazione, riconversione, riqualificazione, riattivazione o ammodernamento produttivo”.

La Regione mette a disposizione il 75 per cento del finanziamento a tasso zero; il restante 25 per cento è a tasso ordinario, concordato con le banche convenzionate con Sviluppo Lazio. L’importo minimo finanziabile è di 50 mila euro, il massimo varia in base al tipo di intervento da realizzare: nella prima ipotesi, non supera i 100 mila euro; per l’anticipo di ordini e contratti e per il circolante, è fissato a 500 mila euro; per gli investimenti, sale a 1 milione di euro. La durata del finanziamento è di 3 anni più un eventuale preammortamento nei primi tre casi, di 5 anni più un eventuale preammortamento di 12 mesi nell’ultimo.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Questa è la regione che ci piace, molto diversa e più concreta di quella narrata nei comunicati (scritti da uffici stampa pagati da noi tutti) della triade onorevolina Sabatini-Panunzi-Valentini.

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