Parere favorevole a maggioranza dalla commissione Urbanistica del consiglio regionale, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), alla prima delle due proposte di legge che modificano il Piano casa della Regione. Si tratta della proposta numero 76, quella che contiene le norme concordate con il ministero dei Beni culturali, in maniera da evitare il contenzioso avviato dal ministero stesso di fronte alla Corte costituzionale. In particolare vengono abrogate alcune norme che riguardano deroghe alle norme urbanistiche per realizzare impianti sciistici e viene introdotta la possibilità di realizzare piccoli impianti di compostaggio in zona agricola.
Inoltre vengono escluse dall’ambito di applicazione del piano casa gli edifici situati nelle aree naturali protette, in assenza di specifica previsione nel piano di assetto. Vengono, inoltre, modificate le norme che riguardano i programmi integrati di recupero, tornando al testo originario del 2009 e modulando in maniera differente i premi di cubatura previsti, che vengono aumentati fino al 100 per cento, limitatamente agli interventi che riguardano il recupero di aree costiere.
Sono stati, infine, approvati due emendamenti presentati dal M5S che prevedono tutele più stringenti e la proroga di un anno della validità delle norme di salvaguardia in attesa dell’approvazione del Piano territoriale paesistico regionale.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione della legge che chiude il contenzioso aperto con il Mibac – ha dichiarato il presidente Panunzi a conclusione della seduta – si danno finalmente certezze in merito a una materia così delicata e sentita dai cittadini. Ora speriamo in una rapida approvazione da parte dell’aula”.