Il sindaco Michelini lo aveva promesso e ha mantenuto la parola. Il Comune ha fatto causa alla Viterbese. Naturalmente si parla della Associazione sportiva Viterbese la società che nel giugno scorso ha rinunciato all’iscrizione al campionato di serie D, a causa dei debiti, lasciando anche la gestione dello stadio Enrico Rocchi. Niente a che vedere, insomma, con l’attuale Adc Viterbese Castrense, che milita in Eccellenza e che ha riacceso le speranze nei tifosi per un calcio serio, solido e vincente.
La decisione di muovere un’azione civile nei confronti della As Viterbese è stata presa nella riunione di giunta del 15 gennaio scorso. E’ stato il dirigente del quarto settore a chiedere la nomina di un legale che tuteli gli interessi del Comune “sotto diversi profili, in particolare per il risarcimento danni”. Già, perché la società ha rinunciato unilateralmente al contratto di gestione del campo sportivo, quel contratto sottoscritto ad ottobre del 2010 (quando sindaco era Giulio Marini) che prevedeva una serie di obblighi da parte del club. A garanzia dell’accordo, la Viterbese produsse una fideiussione assicurativa garantita dalla ConfidiElvetico di Benevento, società molto discussa in rete, che poi è fallita e per questo il Comune contestualmente ha deciso di inserirsi nel procedimento fallimentare, nella speranza di recuperare qualcosa.
Ora dovrà essere il Tribunale a individuare e quantificare eventuali danni che la As Viterbese ha prodotto al Comune di Viterbo. E’ ipotizzabile che si parli del patrimonio immobiliare, in particolare dello stadio, che la società aveva in gestione e che però ha trascurato, specie negli ultimi mesi prima della rinuncia: le conseguenze della mancata cura e irrigazione del manto erboso, per esempio, sono ancora oggi visibili, purtroppo, e lo stesso sindaco se ne rese conto di persona in un sopralluogo all’inizio di giugno. Per non parlare di altri eventuali guai, per esempio ai muri di recinzione (uno è addirittura crollato). Ma spetterà al giudice decidere, mentre le ragioni del Comune verranno affidate all’avvocato Chiara Trapani di Viterbo.
C’è anche la possibilità, comunque, che non si arrivi mai a giudizio, visto che la As Viterbese potrebbe fallire da un momento all’altro. Perché mentre l’attività sportiva è stata sospesa (e la società dichiarata “inattiva” dalla Figc), la s.r.l. è ancora tecnicamente in vita, in attesa dell’avvio della procedura fallimentare. In questo senso è emblematico come altre cause in corso – in particolare una di lavoro di un ex impiegato – stiano lottando contro il tempo per arrivare a giudizio prima della morte societaria della società. Lo stesso a questo punto vale per gli interessi del Comune e dei cittadini viterbesi. I tifosi, invece, sperano di essere ripagati delle delusioni, delle sofferenze e delle prese in giro dalla nuova Viterbese targata Camilli. Tutta un’altra storia.
Richiesta di danni alla vecchia Viterbese
di Andrea Arena
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