La pira è pronta. Issata al centro di piazza XX settembre come vuole la tradizione. I bambini la guardano incuriositi, gli anziani si domandano se sia più alta o più bassa rispetto alle precedenti, il Comitato invece incrocia le dita. Già, perché tra pochissimi giorni a Bagnaia si festeggerà Sant’Antonio Abate. E ancora una volta molte delle iniziative in cartellone saranno legate alle condizioni meteo. Internet, in ogni caso, pare conceda un bollettino favorevole.
I festeggiamenti sono già partiti, ma la giornata clou rimane quella di giovedì 16. Alle 18.30 verrà acceso il Sacro fuoco. “Il momento più emozionante – dice il presidente del Comitato Maurizio Mei – lo attendiamo da 364 giorni. Dato che ogni ‘giorno dopo’ si riparte per l’edizione successiva. Approfitto per ringraziare tutti i ragazzi che hanno collaborato. Le famiglie Manca e Mula per il loro storico e costante impegno. I commercianti che hanno contribuito. Le persone che hanno permesso di raccogliere parte della loro legna, a volte tutta. Il Comune e la Provincia per il patrocinio. E so già che qualcuno me lo sono dimenticato”.
Ma tornando al 16 (nubi sparse, ancora niente pioggia) la partenza è soft col mercatino mattutino, l’arrivo è rock con un triplice concerto. Si sapeva dei King House in apertura, ma la news è data da “Le Riserve”. Band di Monte Romano che, nome a parte, rappresenta una vera garanzia per gli organizzatori. Headliner infine gli Statuto. Torinesi, pionieri dello ska nello Stivale, reduci da un tour incredibile per il trentennale, e chi più ne ha più ne metta. “Non potevamo scegliere di meglio – dice il vice, Roberto Testa – Quando c’è da far ballare loro sono una garanzia. E dopo il cenone in piazza per il focarone si balla. Punto”.
Sul 17 qualche dubbio rimane. Forse due gocce arriveranno. D’altronde è anche venerdì. Rimangono però le sante messe, la benedizione degli animali, cioccolata calda e “cavallucci” da tuffarci dentro.
Speriamo che gli un tempo fieri bagnaioli abbiano seguito il nostro consiglio di mettere in cima alla pira due politicanti dannosi e costosi (per noi contribuenti) come il votivendolo, voltagabbana abituale e portasfiga Filippo Rossi da Trieste e il suo cameriere personale l’ottuso superassessore Barelli.