Se non fosse stato per la temperatura vicina allo zero, sembrava piena estate. Centro storico preso d’assalto, locali che non riuscivano più a contenere giovani (e meno) in uscita per il sabato sera. Meglio così, per gli incassi dei commercianti della zona. Meno bene invece per il traffico, visto che la parte monumentale della città è stata presa d’assalto dalle auto. E le immagini qui parlano chiaro.
In particolare, via San Lorenzo, per tutta la sua lunghezza, aperta al passaggio delle macchine senza alcuna restrizione. E allora, ecco il parcheggio creativo (o cretino?) sulle scale d’accesso a piazza del Gesù (dove c’era la festa d’inverno di Caffeina e dove ci sono almeno cinque ristoranti in poche decine di metri), oppure sul lato destro della strada – già di per sé stretta – nel tratto che conduce a piazza della Morte. Anche qui, auto in sosta fino sul ponte del Duomo. Sempre in via San Lorenzo, i soliti problemi di ingorgo tra le persone fuori dai bar e le macchine di passaggio: un groviglio pericoloso per i pedoni, fastidioso per le auto e nocivo anche per la salute degli abitanti e dei passanti, visto l’inquinamento da gas di scarico.
Insomma, anche se siamo a gennaio verrebbe da chiedersi se almeno il sabato – l’unica serata di affluenza straordinaria – non valga la pena pensare a chiudere via San Lorenzo. Come del resto è accaduto fino al 6 gennaio, coi provvedimenti straordinari del Comune per le feste natalizie. Allora la zona a traffico limitato era attiva soltanto fino alle 20. Ma a giudicare dalla situazione dell’altra sera forse sarebbe utile che si prolunghi ulteriormente (a mezzanotte?). Come del resto accade in parecchi quartieri romani della movida. Così, per non rovinare il sabato sera di chi va a piedi e soprattutto per non rovinare la parte più bella del centro storico.
Le macchine che deturpano e stuprano il nostro bel centro storico, in realtà, non se ne sono mai andate… Solo i pizzardoni e i politicanti fanno finta di non vederle.