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Viterbo Ambiente a portata di click

Il sito di Viterbo Ambiente sul proiettore

Il sito di Viterbo Ambiente sul proiettore

Con una scelta di tempo più sfigata di un Paperino, ecco che la conferenza stampa di presentazione del sito internet di Viterbo Ambiente, offre anche il fianco ad un paio di domande di approfondimento sull’argomento del giorno, e cioè l’arresto – avvenuto poche ore prima – di sei imprenditori e manager del business dei rifiuti, tra cui Manlio Cerroni e Bruno Landi. Perciò, prima di entrare nel merito dell’argomento originario dell’incontro di palazzo dei Priori, vale la pena esaurire lo spinoso preambolo. Occhio ai passaggi.
Cerroni, imperatore della mondezza romana e ras di Malagrotta, risulta anche essere il socio di maggioranza della Gesenu, una delle due componenti dell’associazione temporanea d’impresa (Ati) che ha dato vita a Viterbo Ambiente: Cerroni infatti è presidente della Sorain Cecchini, società privata che detiene il 55 per cento della Gesenu (l’altro 45 per cento è di proprietà del Comune di Perugia). Dice Francesco Buonfiglio, rappresentante di Viterbo Ambiente: “La nostra azienda ha un suo consiglio, un suo presidente e dei soci. I problemi di un socio di una parte di società non sono problemi di Viterbo Ambiente. Non ci sarà alcuna ingerenza né ripercussione”.
Landi invece è presidente di Ecologia Viterbo, la realtà che gestisce l’impianto di trattamento a Casale Bussi e la discarica di Monterazzano. Il sindaco Michelini e l’assessore Saraconi: “Non abbiamo rapporti con questa ditta. Abbiamo un contratto con Viterbo Ambiente, che deve rispettare. Se poi da questi episodi di cronaca giudiziaria ci dovessero essere conseguenze per gli impianti dove conferiamo i nostri rifiuti, be’, a quel punto sarebbe un problema di competenza della Provincia o della Regione, perché sono discariche territoriali, non certo comunali”.
Ciò detto, ecco il protagonista annunciato della conferenza, e cioè il portale www.viterboambiente.net, un ufficio informazioni virtuale e ricchissimo e soprattutto senza impiegati che rispondono male. Su questa piattaforma si possono trovare tutte le risposte ai Grandi Interrogativi sulla Monnezza. Dal calendario dei ritiri (lunedì carta, martedì plastica, giovedì gnocchi, eccetera), alle famigerate isole ecologiche di prossimità (dicono che esistano, nessuno lo sa) fino al comodissimo dizionario dei rifiuti. Un dizionario in continuo aggiornamento (ora siamo a seicento termini), al quale chiedere dove buttare una determinata tipologia di rifiuti: così potranno trovare finalmente risposta alcuni interrogativi che assillano l’umanità praticamente dalla creazione. Tipo: in qualche secchio deve andare una stampella? Un profilattico nuovo? Uno usato?
C’è naturalmente la parte dei contatti, attraverso la quale relazionarsi direttamente con il servizio clienti di Viterbo Ambiente: numero verde, mail, un form da compilare e spedire per una pronta risposta.
Insomma, se l’informazione è stata sempre la nota dolente della rivoluzione copernicana della differenziata (specie da quando, l’estate scorsa, questa è stata allargata ai quartieri periferici), ecco che il sito ci mette una bella pezza. Arriveranno anche una decina di gazebo informativi, i volantini in quattro lingue diverse (per la cronaca: ghid pentru o colectare significa “guida alla raccolta in romeno) e una campagna informativa nuova di pacca.
Dal sindaco, dall’assessore e dai responsabili di Viterbo Ambiente, la visione è condivisa: “Ci sono stati dei problemi in fase di rodaggio. Una rivoluzione del genere ha bisogno di tempo per essere assimilata. Gli errori ci sono stati, da parte della ditta come da parte dell’amministrazione ma anche, è chiaro, da parte dei cittadini. A causa di alcuni comportamenti poco virtuosi saremo costretti a controllare, con telecamere e sopralluoghi in alcune isole ecologiche sensibili. E’ un processo partecipativo complesso, che coinvolge parti diverse. Ma una buona riuscita è fondamentale per l’immagine di Viterbo e per i miglioramenti all’ambiente in generale”.
Magari con la speranza che i viterbesi un domani possano rivolgersi con fiducia a chi di dovere per segnalare anomalie o problematiche, invece di scattare foto col cellulare e postarle su Facebook. L’internet che funziona, contro l’al lupo al lupo, spesso vigliacco, dei social network.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Su internet leggeremo anche i nomi dei politici viterbesi sulla basta paga di Cerroni?

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