Mi chiedo se anche per i consiglieri regionali del centrosinistra Riccardo Valentini e Enrico Panunzi, eletti nel territorio della Tuscia, il completamento della Trasversale Orte-Civitavecchia rappresenti davvero una priorità, al di là delle dichiarazioni di facciata con cui sono soliti riempire le pagine dei giornali.
Attenendomi ai fatti non posso purtroppo che rispondermi di no. E’ infatti gravissimo che Valentini e Panunzi, due rappresentanti della terra di Tuscia in consiglio regionale, si siano astenuti di fronte all’emendamento al bilancio presentato dall’altro consigliere regionale viterbese del NCD Daniele Sabatini, che prevedeva il recupero di altri fondi da destinare alla Trasversale tagliando sui costi della politica. Una pagina squallida della politica viterbese quella di cui si sono resi protagonisti i due esponenti del centrosinistra locale, una pagina scritta secondo una logica che risponde più alle esigenze di partito che agli interessi del territorio.
Ciò che, tuttavia, a mio avviso di questa vicenda è ancora più inaccettabile è il voto contrario del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Nonostante il precedente governo laziale avesse lasciato nelle casse della Regione 117 milioni di euro per completare parte dell’opera, l’amministrazione Zingaretti non si è infatti mai espressa in modo chiaro sulla reale volontà di portare a compimento un collegamento infrastrutturale che è essenziale non solo per Viterbo, ma per l’intera Italia centrale.
Con il suo voto contrario Zingaretti ha di fatto reso nullo il “patto per Viterbo” tanto spiattellato sulla stampa mesi fa in occasione della campagna elettorale per il Comune di Viterbo, quando il governatore del Lazio scese in campo a fianco dell’allora candidato sindaco, oggi primo cittadino del capoluogo, Leonardo Michelini, prendendosi l’impegno di portare sviluppo alla Città dei Papi. Che fine hanno fatto le promesse di Zingaretti? Il voto contrario ad un emendamento per recuperare risorse da utilizzare sulla Trasversale, seppur presentato da un consigliere di opposizione che sta cercando, lui sì, di tutelare gli interessi del proprio territorio, è non solo un insulto per la Tuscia e per il suoi abitanti, ma mostra anche chiaramente quali sono le reali intenzioni del presidente della Regione per il Viterbese e qual è l’attenzione che lui e la sua Amministrazione prestano alla nostra terra.
Se questi sono i risultati del “patto per Viterbo”, credo che da quell’impegno ad uso esclusivamente elettorale i viterbesi debbano purtroppo aspettarsi poco o niente.
L’ex sindaco ed ex autista di Perugi quando parla di squallore pensi al suo ieri oltreché all’altrui oggi.