06122024Headline:

Il Pd deve cambiare anche nei circoli

Lorenza Bonaccorsi

Lorenza Bonaccorsi

Le primarie sono un grande esercizio di democrazia ed il Pd ogni volta che le ha utilizzate ha scelto con un’ampia partecipazione popolare sempre superiore alle aspettative.

Il continuo susseguirsi di primarie alla fine però, un pochino sconcerta il cittadino e l’iscritto. Vanno lette in questo quadro le primarie per il segretario regionale. Pertanto chiederei un ulteriore sforzo agli iscritti ed ai cittadini per cambiare ulteriormente il partito. Il Pd, con Renzi segretario nazionale, si sta trasformando dal partito delle intese al ribasso e quindi del non fare al partito del fare e soprattutto del governare.

Questo nuovo partito però nei circoli ancora non si vede. Militanti ancorati alle vecchie logiche ne condizionano le scelte. Pertanto, anche con le primarie a segretario regionale, si può fare molto. Ci sono dei candidati impresentabili perché rispondenti a vecchie logiche e Melilli è tra questi. Dalemiano di ferro è diventato renziano, a suo dire, da pochi giorni e per questo lo comprendo: è un deputato, quindi gli fa comodo mantenere la poltrona. Ma un’altra cosa stupisce: il fatto che nella sua Rieti, quando rivestiva l’incarico di presidente della Provincia, sia entrato in questioni (vedi la vicenda Coop Risparmio 76) dove le istituzioni dovrebbero svolgere un ruolo di garanzia. Invece il buon Melilli si è adoperato per favorire un’azienda a scapito di un’altra, oppure facendo patti con una parte del sindacato compiacente per salvaguardare il posto di lavoro ad una parte dei lavoratori e non tutti. Si è disinteressato di qualche centinaio di cittadini che avevano i propri risparmi nella cooperativa. Insomma è entrato in questioni dalle quali la politica dovrebbe star fuori. Nulla di nuovo rispetto ai politici della sua parte, ma che non vorremmo vedere più in questo partito nuovo.

Pertanto vi consiglio di andare a votare domenica alle primarie del Pd per segretario regionale del partito proprio perché c’è ancorar tanto da cambiare. Inoltre vi consiglio vivamente di votare Lorenza Bonaccorsi perché a cambiare sono le persone. E lei ha tutte le credenziali per farlo. Lei ha una storia di militanza differente ed una grande coerenza che la fanno una delle poche parlamentari non ancorata a vecchie logiche.

Io credo che in questi mesi il nostro partito abbia fatto un percorso importante arrivando all’incredibile risultato dell’8 dicembre. Dobbiamo ora mettere a regime la domanda di cambiamento emersa e calarla nelle diverse realtà territoriali. Ma come ben sappiamo, per cambiare realmente le cose serve una nuova classe dirigente, a tutti i livelli, in grado di assumersi responsabilità concrete nelle piccole e grandi scelte. Servono anche nuove idee, servono nuovi metodi e un nuovo linguaggio. Vogliamo vivere questo tempo ispirati dalla curiosità, non dalla nostalgia. Abbiamo bisogno di coraggio, non di prudenza. E vogliamo costruire un Pd che sappia dare concretezza alla speranza.
Lorenza si è candidata proprio per questo. Perché, insieme a lei, vogliamo un Pd fatto di circoli aperti ed entusiasti, fatto di militanti che ci mettono l’impegno e le energie sempre. Ma vogliamo anche circoli che accolgano chi vuole avvicinarsi per fare un percorso più breve. E proprio i circoli devono essere la sede naturale del confronto con i cittadini e con gli amministratori locali.

Nel Pd che faremo conteranno di più i territori, oggi nei nostri territori contavano solo i capicorrente che speriamo spariscano a breve. Anche quelli neocostituiti, che vorrebbero far capo a Renzi. Il segretario non ha una corrente ma è segretario di un partito che sta nascendo dalle idee per cambiare il paese. Quindi domenica votiamo Lorenza per fare un altro passo verso il cambiamento.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Che si dice “Da Cacino”?

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