E, a stretto giro di posta, dopo la bomba d’acqua dei giorni scorsi, per il Viterbese arrivò lo stato di calamità. “Apprendiamo con soddisfazione – annunciano il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore ai lavori pubblici Piero Camilli – la notizia relativa all’emanazione del decreto con cui il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le province colpite dal maltempo degli ultimi giorni, compresa la Tuscia. Una decisione che va nella direzione da noi indicata nella riunione operativa che si è tenuta sabato mattina negli uffici di palazzo Gentili per fare il punto della situazione e predisporre gli interventi di somma urgenza”.
Meroi e Camilli esprimono apprezzamento per la celerità con la quale Zingaretti ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le zone del Lazio colpite dalle violente piogge dei giorni scorsi, che hanno provocato ingenti danni soprattutto alle reti viarie. Il decreto presidenziale prevede anche di effettuare una stima dei danni ed una ricognizione delle risorse finanziarie disponibili. “Si tratta senza dubbio di una buona notizia che accogliamo con soddisfazione – è il commento unanime dei due – tanto che la Provincia ha già fatto partire i primi lavori di sistemazione delle strade provinciali, coprendo le tante buche che si sono formate in questi giorni in più zone. Si tratta però di interventi prioritari, rivolti a rimuovere le situazioni di maggiore criticità che possono costituire pericolo per la pubblica incolumità; interventi necessari a mettere in sicurezza il territorio in questa prima fase, attraverso lo stanziamento da parte della Giunta provinciale di una somma pari a 300 mila euro. Naturalmente per sistemare i danni nel loro complesso avremo bisogno di maggiori risorse – concludono – e il riconoscimento dello stato di calamità naturale ci consentirà di disporre dei necessari finanziamenti, come già avvenuto per i danni dell’alluvione”.
Certo che se bisogna aspettare le catastrofi naturali per avere qualche soldino dalla Regione, la prospettiva della nostra provincia non è proprio rosea…