14102024Headline:

Cna: spedizione (punitiva?) da Roma

Lorenzo Tagliavanti

Lorenzo Tagliavanti

Chi pensava che i giochi per la Camera di commercio fossero belli che fatti rimarrà deluso. Giacché se Viterbo ha fatto squillare le proprie trombe, adesso Roma intende far suonare a distesa le sue campane. E lo fa entrando a gamba tesa sull’accordo che vede unite in un vero e proprio patto d’acciaio Cna e Unindustria  nel nome di Domenico Merlani. Nell’occhio del ciclone, neanche a dirlo, la Cna viterbese, rea – secondo io vertici romani della stessa associazione artigiana – di aver stilato un patto innaturale con Unindustria, visto che nella Capitale le due organizzazioni di categoria sono in guerra per un patto non rispettato.

Ma partiamo dalla notizia: per domani pomeriggio alle ore 15, presso l’hotel Salus, è convocato un summit di Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio – tutte associazioni aderenti all’organizzazione nazionale Rete Imprese Italia – cui parteciperanno (o dovrebbero partecipare) i vertici romani e viterbesi delle cosiddette forze sociali. Un vertice convocato per stabilire una linea regionale comune nelle strategie di sviluppo del territorio, ma soprattutto per tentare di rompere la cosiddetta anomalia Viterbo (ovvero il patto d’acciaio Unindustria-Cna).

E’ noto a tutti infatti che ad avere il dente avvelenato contro Unindustria sia proprio Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna romana. Da quando Giancarlo Cremonesi, attuale presidente della Camera di commercio romana in rappresentanza proprio degli industriali della Capitale, non gli ha ceduto il posto come era nei patti. Nei mesi scorsi si arrivò addirittura alla sfiducia, ma poi una sentenza di sospensiva del Tar ha bloccato tutto.

E poi c’è “Rete imprese Italia”, un’organizzazione nata per tutelare soprattutto le piccole e medie imprese contro lo strapotere della grande industria, di cui Cna fa parte a tutti gli effetti.

Detto tutto ciò, è chiaro che il summit di domani sarà un vertice all’arma bianca. E che l’organizzazione viterbese degli artigiani si ritroverà sola contro tutti. E Domenico Merlani dovrà incrociare le dita. Perché il suo destino sarà legato solo ed esclusivamente alle capacità di resistenza di Luigia Melaragni.

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2   Commenti

  1. Massimiliano Forieri ha detto:

    E’ fantastico, il tutto ridotto ad una guerra personale tra due parassiti romani. Mentre fatichiamo a mantenere un livello di vita dignitoso questi spudoratamente litigano per decidere chi occuperà una delle tante poltroni inutili e costose disponibili nel nostro paese.

  2. Giorgio Molino ha detto:

    Il gioco delle alleanze, altrimenti dette ammucchiate, cambia e varia, ma una poltrona, specie se statale o parastatale (come in questo caso), è per sempre. Alla faccia dei sempre più spolpati contribuenti (loro malgrado) onesti.

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