Sì, sarà un derby stellare. Quella di oggi al PalaMalè (ore 18) tra la Nuova Fortitudo Piergentili e la Ilco Stella Azzurra è una partita che conta poco per la classifica (entrambe le squadre sono certe dell’accesso ai playoff di Dnc, la vecchia serie C nazionale) ma che potrebbe dire parecchio per il futuro dei canestri a Viterbo.
Occhio, perché il ragionamento è delicato ma neanche tanto fantascientifico. Lo dimostrano le dichiarazioni della vigilia da entrambe le parti – dichiarazioni al miele – e il clima che si prepara per il match. Già, perché tra esibizioni di squadre giovanili, donazioni alla Croce Rossa, degustazioni di dolci e persino un’esibizione di zumba, l’atmosfera che si respirerà dentro il palazzo sarà la cosa più lontana possibile da certe scene becere che caratterizzano altri derby, e magari anche altri sport. Che poi sul parquet ci sarà agonismo, be’, è da dare per scontato.
Dunque, tra Nuova Fortitudo e Stella Azzurra non c’è poi tutto questo astio. Una notizia, in un basket viterbese che ci ha abituato – negli ultimi trent’annni – ad una balcanizzazione perenne, tra invidie, gelosie, gufate, dispettucci e altre amenità. D’altronde, queste due società sono cresciute e diventate grandi insieme, scalando i campionati dalla serie D fino ad oggi, e se già tra i giocatori c’era frequentazione e amicizia, negli ultimi tempi anche i rapporti tra i dirigenti si sono ammorbiditi parecchio (tranne qualche eccezione). E qui andiamo al nocciolo della questione.
Domanda: è possibile pensare ad una fusione tra i due club nel futuro più o meno prossimo? La risposta è sì, e argomentiamo. Ci sono parecchi spunti che rendono questo scenario plausibile. Intanto quelli logici: unendo le forze (economiche, manageriali, tecniche) potrebbe nascere un’entità più solida, sul parquet e fuori. Il che non è da sottovalutare, specie in tempi di crisi. E’ chiaro che la Stella ha delle professionalità che farebbero comodo alla Fortitudo e viceversa. Ma c’è anche una questione burocratica che potrebbe agevolare questo matrimonio: la Federazione nella prossima stagione dovrebbe abbassare alcuni costi di tesseramento per il campionato di Dnb (la vecchia serie B2), con i cartellini che dagli attuali 7mila euro scenderebbero intorno ai 4mila, vale a dire un prezzo poco superiore a quello richiesto per i tesseramenti in Dnc. A questo punto allestire una buona squadra di B non sarebbe proibitivo per una realtà nata dall’unione delle forze dei due sodalizi viterbesi, considerando anche che già oggi nei due roster non mancano elementi in grado di frequentare la platea superiore. Oltretutto si parla di un girone senza squadre sarde, ergo senza trasferte onerose come quelle che sono state costrette ad affrontare quest’anno i due gruppi. Senza dimenticare che un’entità seria e strutturata sarebbe un interlocutore più forte nei confronti della Federazione stessa, del Comune (vedi caso PalaMalè) e magari più attraente per potenziali sponsor o investitori.
Certo, non mancano gli elementi contrari. A partire da quelli personali, ma non solo. Un esempio semplice semplice: chi farebbe il presidente? Bisognerebbe trovare una figura di garanzia, che metta tutti d’accordo, affidabile, preparato, equidistante se non super partes. Un Enzo Colonna dei ben tempi, per capirci (anche se l’ex presidente della Libertas in questa faccenda non c’entra niente, e purtroppo). Ancora: la fusione dovrebbe superare problemi pratici, tipo il settore giovanile. Perché la Stella Azzurra un vivaio ce l’ha, e numeroso, e ricco, mentre i cugini biancoverdi no. Non è roba da poco conto.
Eppure, l’idea c’è. A quanto risulta a Viterbopost negli ultimi mesi ne hanno parlato in via ufficiosa, sottovoce, anche alcuni esponenti delle due società. Segno che non è più un tabù pensare ad una cosa del genere. La pista sembra essersi raffreddata un po’ di recente, dopo qualche frizione nel mercato di gennaio. Ma un ritorno di fiamma è possibile (e auspicabile), anche perché si sa che queste cose si fanno a stagione finita, con la mente libera da altri pensieri. E poi, ci sono i playoff da giocare, dei playoff dove le due sorelle viterbesi possono andare lontano. Ma prima il derby. E fateci divertire.