Venghino signori venghino. The show must go on. Lo spettacolo deve andare avanti. E quindi ogni formula (o stratagemma, o atto disperato) è concesso. Con un solo tagliando si ha il diritto ad assistere a due performance. L’offerta è irripetibile. La scontistica veritiera. E i saldi da supermercato a confronto non son nulla.
Prosegue così la stagione teatrale invernale (ventitré gradi all’ombra) del Comune di Viterbo. Con un appello (strappalacrime) diretto al fruitore senza dinero. O senza troppa voglia di alzare le natiche dalla poltrona. Anche perché, stando all’affluenza delle prime date, il piatto piange. E insieme a lui anche gli attori, l’organizzazione, nonché le casse del municipio. Tanto per rendere l’idea, il prodotto è costato qualcosa come sessantamila-errotti-euro.
Si è pensato così di offrire il ticket-two. Paghi uno e prendi due. Si parte stasera (ore 21) con “Oggi è già domani”. Toccherà a Paola Quattrini interpretare l’opera di Willy Russell (di Jaia Fiastri la versione italiana), il cui titolo originale è Shirley Valentine. Commedia vincitrice del prestigioso premio internazionale Laurence Oliver award (beato chi lo conosce). Uno spettacolo che è essenzialmente un monologo. Dove la Quattrini veste i panni della protagonista: una casalinga, sposata a un uomo distratto e quasi sempre assente. Madre di due figli egoisti, riesce a superare la solitudine con tenerezza, fantasia e un irresistibile umorismo. Confidandosi con il muro della sua cucina.
Si prosegue sabato, all’interno di un nuovo (vecchio) spazio. A ospitare la compagnia del sabato sarà l’ex chiesa di Sant’Egidio (corso Italia), risalente al periodo medievale. Alla stessa ora di cui sopra avrà inizio “Fraintendimenti d’amore – Da Saffo ai giorni nostri”, con Edoardo Siravo e Vanessa Gravina. Un recital di letture e poesie, monologhi e dialoghi, intercalati e accompagnati da musica dal vivo. Una rappresentazione dove parole, gesti e recitazione si fondono con ironia e passione, sarcasmo e soavità nel semplice senso del reale. Si parla d’amore attraverso i testi della letteratura italiana e internazionale. Orazio, Dante e Petrarca, e poi ancora Stefano Benni, Giacomo Leopardi e Alda Merini.
Questo è quanto. E se le cose dovessero andar male si può sempre aggiungere al pacchetto la porchettata finale, un gelato o mezz’etto di coppa.