Il bilancio recentemente approvato dal consiglio comunale è certo e trasparente. Due aspetti, la certezza e la trasparenza, che consentono a questa amministrazione di poter costruire il futuro della città di Viterbo su basi solide. Un bilancio che ci permette di realizzare quel modello di sviluppo che vogliamo per Viterbo e per i viterbesi con una prospettiva di lavoro di almeno dieci anni, che tenga conto dell’attuale situazione economica e delle trasformazioni del territorio. È nostra intenzione condividere le scelte con i cittadini. Per questo riteniamo opportuno e anche doveroso illustrare quelli che sono i principali interventi previsti in questa manovra di bilancio. Due i filoni principali: le famiglie e le attività che producono lavoro. Ed è su quest’ultimo aspetto che in questa occasione voglio addentrarmi.
Nel mese di giugno il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno proposto dal consigliere Mario Quintarelli. Un documento incentrato su iniziative a favore del lavoro, scaturito da una serie di dati, certi e preoccupanti, come ad esempio l’aumento di persone che ogni giorno si rivolgono alla Caritas. Segnale inequivocabile di forte difficoltà e di aumento della dimensione di povertà. Fulcro dell’ordine del giorno proposto dal consigliere Quintarelli, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, era appunto l’istituzione di un tavolo permanente per l’occupazione e il lavoro presieduto dal sindaco o da un suo delegato, composto da tutti gli attori interessati e coinvolti nelle dinamiche socio-economiche del territorio. Il tutto con l’obiettivo di presentare proposte e collaborare all’elaborazione di politiche attive del lavoro, a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo economico. Supportare e promuovere forme di finanziamento per la promozione dell’attività delle piccole e medie imprese, sostenere con azioni concrete le persone che hanno perso il lavoro, ottimizzare le risorse dei vari attori che supportano progetti comuni, incentivare incontri e dibattiti su tematiche lavorative, e ancora, mettere a sistema tutte le risorse economiche, finanziarie e umane, puntare sulla sottoscrizione di protocolli d’intesa, convenzioni e altre forme di accordi con le realtà imprenditoriali interessati a investire sul territorio e a fornire al tempo stesso un prezioso contributo per garantire la massima occupazione di risorse umane locali.
Determinante in tutto questo è il coinvolgimento di altri enti, organi e istituzioni per introdurre e incentivare meccanismi di fiscalità a vantaggio di aziende interessate ad assumere lavoratori residenti nel territorio comunale, esclusi da altri contributi o agevolazioni previste dalla vigente normativa. È fondamentale poter contare sulla collaborazione di tutti i livelli istituzionali, sulle forze sociali ed economiche attive. Serve uno sforzo comune, che produca passi in avanti. Non possiamo più commettere l’errore di credere che soluzioni e progetti individuali possano rivelarsi risolutivi.
Il tavolo di lavoro è stato istituito. Un tavolo permanente la cui composizione comprende anche i rappresentanti di più categorie: agricoltura, commercio, artigianato e industria. Tra i componenti rientrano anche un consulente del lavoro e rappresentanti sindacali. Abbiamo anche una data certa, che è quella del 30 settembre, giorno in cui questo tavolo dovrà aver predisposto il cronoprogramma operativo con una serie di proposte e interventi inerenti il settore occupazione e lavoro.