L’apertura del ministro Dario Franceschini a una sede viterbese della sovrintendenza può solo che farci felici, per questo la Provincia ribadisce con fermezza la propria volontà di mettere a disposizione due interi edifici e una torre, per ospitarne gli uffici. Torno così sulla questione e ribadisco la completa disponibilità dell’amministrazione provinciale nel mettere a disposizione una sede per la sovrintendenza e salvaguardare così l’immenso patrimonio etrusco del viterbese.
Dopo le dichiarazioni del ministro Franceschini ho potuto appurare che anche questa volta a prevalere sono state le decisioni del Governo, sordo ai richiami a agli appelli del territorio. La sovrintendenza dell’Etruria meridionale è stata così cancellata, ma il ministro ha assicurato che l’attenzione della sovrintendenza unica regionale nei confronti dell’etruscologia non diminuirà. Io me lo auguro e riparto dalla speranza che trapela dalle parole dello stesso Franceschini che si è detto possibilista nel concedere a Viterbo se non una sede, una isoletta di competenza.
La Provincia crede fortemente negli etruschi come leva per un rilancio economico del territorio, proprio per questo ribadisce la disponibilità nel mettere a disposizione del Ministero, palazzo degli Alessandri, palazzo Scacciaricci e Torre Scacciaricci, insomma il cuore di Viterbo. Ciò, però, a patto che vengano utilizzati non per una piccola succursale della sovrintendenza, bensì per un soggetto forte, con pieni poteri che possa valorizzare finalmente gli Etruschi e dare nuova linfa al nostro territorio.