Tutti vogliono La Pietà di Sebastiano Del Piombo, alla prova dei fatti l’unico tesoro – concreto o astratto – viterbese a suscitare interesse (anzi, desiderio) presso altre realtà italiane. E’ stato l’assessore alla Cultura Delli Iaconi a svelare, ieri in consiglio comunale, come si sia creata praticamente una lista d’attesa per avere in prestito il capolavoro del Cinquecento attualmente esposto al museo civico.
All’interrogazione di Giulio Marini (Forza Italia), che ha chiesto “cosa ce dovemo fa’ co’ ‘sta Pietà”, il flemmatico Delli Iaconi ha risposto: “L’idea di prestarla alla mostra di Vicenza, sulle ombre e le luci nella storia dell’arte, è in piedi dalla scorsa estate. Gli organizzatori veneti sono già venuti a Viterbo diverse volte e, oltre a coprire le spese di trasporto e assicurazione della tavola, ci darebbero in cambio due quadri a nostra scelta da esporre qui. Qualche giorno fa è arrivata un’altra richiesta da parte di Vittorio Sgarbi, che intende portare La Pietà all’Expo di Milano, nel padiglione di Eataly. Non solo: appena lo scorso lunedì abbiamo ricevuto una terza richiesta, da parte di Parma, che vorrebbe l’opera per una mostra sull’immagine della donna nell’arte”.
Insomma, La Pietà ha un sacco di ammiratori. Ma dove andrà? E’ lo stesso Delli Iaconi a spiegare che nulla è ancora deciso, e che tra l’altro neanche dipende troppo direttamente dal Comune: “La soprintendenza ha dato un primo parere negativo al trasferimento dell’opera a Vicenza, perché in cattivo stato di conservazione. Un parere che abbiamo contestato perché arrivato dopo un sopralluogo. Ora la soprintendenza ha demandato alla direzione generale del ministero dei Beni artistici e culturali l’ultima parola”. Ministero che a questo punto, anche grazie ai buoni rapporti di Franceschini con il Comune e con qualche illustre politico viterbese (sì, proprio lui) potrebbe anche dare il via libera.
Scommessa facile facile? La Pietà andrà a Vicenza e poi, visto che la mostra berica finisce il 2 giugno, prenderà la strada di Expo. E vivranno tutti felici e contenti: Delli Iaconi e i suoi esperti d’arte (che spingono per il Veneto) e l’altro assessore Barelli, chiamato ad organizzare il menù viterbese di Expo.