28032024Headline:

E buona fattura (elettronica) a tutti

Scatta oggi l'obbligo di fatturazione digitale per chi lavora con la Pubblica amministrazione

La Camera di commercio

La Camera di commercio

Una rivoluzione, e proprio oggi, martedì 31 marzo. Almeno sarà così per le due milioni di imprese italiane che operano con la Pubblica amministrazione. Per le quali scatta l’obbligo della fatturazione elettronica. Per imprenditori e professionisti si tratta del primo passo di un percorso digitale che investirà anche i 46mila uffici pubblici, destinatari di circa 50 milioni di fatture in formato elettronico l’anno. Numeri da capogiro che interesseranno anche le micro e piccole imprese, la maggior parte delle quali hanno rapporti sporadici con gli Enti pubblici e per le quali il sistema delle Camere di commercio ha previsto un servizio gratuito di fatturazione elettronica realizzata da Infocamere.

Si tratta di un’applicazione estremamente semplice che richiede l’iscrizione al Registro imprese e l’emissione verso gli enti pubblici fino a un massimo di 24 fatture l’anno. Al servizio si accede via internet all’indirizzo https://fattura-pa.infocamere.it, previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta nazionale dei servizi (Cns), strumento introdotto dal Codice dell’amministrazione digitale (Cad) per l’accesso telematico ai servizi della Pubblica amministrazione, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione dell’Ente destinatario, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma. Il dispositivo di firma digitale completo di Carta nazionale dei servizi, per chi ne fosse ancora sprovvisto, può essere richiesto alla Camera di commercio di Viterbo, contattando il nuovo call center del Registro imprese al numero 199 206017.

Si stima che la fatturazione elettronica, oltre a essere uno strumento di semplificazione e controllo della spesa pubblica, consentirà allo Stato un risparmio di un miliardo di euro e alle imprese di 600mila euro. E potrà consentire di emettere e conservare le fatture soltanto nel formato digitale (come viene indicato da un’apposita direttiva europea del 20 dicembre 2001, introdotta in Italia con due decreti legge del gennaio e febbraio 2004).

La Finanziaria del 2008 impone che ogni fattura destinata alle Pubbliche amministrazioni debba essere emessa in formato elettronico in modo da poter transitare per il sistema nazionale di interscambio, istituito dal ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Sogei spa, attraverso il quale transitano i flussi di documenti contabili tra i fornitori e le Pubbliche Amministrazioni e permette un’importante attività di monitoraggio e controllo delle finanze pubbliche anche per rendere più efficenti i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione.

Il nuovo standard elettronico è regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, che oltre a stabilire le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, aveva fissato al 6 giugno 2014 la data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica verso i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti previdenziali; il decreto Irpef 2014 ha successivamente fissato al 31 marzo 2015, cioè oggi, la scadenza per tutte le altre Pubbliche amministrazioni, tra cui anche le Camere di commercio. Alla Camera di commercio di Viterbo sono attivi i numeri dell’ufficio relazioni con il pubblico (0761.234469 – 0761.234473) e gli indirizzi internet urp@vt.camcom.it / www.vt.camcom.it

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