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Cose di Macchia, tartufi e cani da Oscar Green

L'azienda di Silvia Bugliazzini si aggiudica il premio Coldiretti nella sezione "Fare rete"

Cuccioli di cane da tartufo

Cuccioli di cane da tartufo

C’è anche un’azienda agricola della Tuscia, “Cose di Macchia” di Silvia Bugliazzini, tra quelle premiate nella selezione regionale degli “Oscar Green”, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura, che a settembre approderà a Milano per partecipare alle finali nazionali che, quest’anno, si svolgeranno al Padiglione Italia dell’Expo. I riconoscimenti sono stati consegnati, tra l’altro, dal presidente e dal direttore di Coldiretti Lazio, David Granieri e Aldo Mattia, e dal segretario regionale di Giovani Impresa Coldiretti, Patrizio Nicolai ai giovani imprenditori alla guida di modelli di impresa innovativi che coniugano agricoltura e tecnologia, innovazione e tradizione, sicurezza alimentare, qualità dei prodotti e tutela ambientale, sviluppo del territorio e welfare.

Tra i premiati, si è distinta nella selezione regionale, l’azienda agricola della provincia di Viterbo “Cose di Macchia” di Silvia Bugliazzini, vincitrice della categoria “Fare Rete”. La sua azienda agricola è specializzata nella produzione di tartufi e come attività connessa all’agricoltura la sua azienda alleva cani per la ricerca dei preziosi tuberi. Un esempio di come si possa creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi della propria azienda. “Mantenere la qualità della tradizione con lo sguardo rivolto al futuro – sottolinea Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo – è ciò che distingue Coldiretti ormai da tempo. Per questo il nostro plauso va all’azienda agricola di Bassano Romano e all’iniziativa degli Oscar Green, che monitorano e fanno conoscere a tutti le novità meritevoli che provengono dal nostro settore”. “Siamo molto orgogliosi che un’azienda della provincia di Viterbo – aggiunge il direttore Ermanno Mazzetti – si sia distinta per innovazione e merito: quella di Silvia è un’idea che andava premiata e l’Oscar Green che si è aggiudicata la sua azienda è meritato, come del resto tutti gli altri che dimostrano quanto siano all’avanguardia tutti i produttori Coldiretti”.

“La lumaca Romana” di Elvira Garsia, si è invece aggiudicata il premio nella categoria “Impresa 2.Terra”, con il progetto “Nutrigenomika” che ha l’obiettivo di valorizzare i derivati nutrizionali delle lumache (bava, polpa,uova) attraverso l’alimentazione a base di piante adatto gene rarissime che li trasformano in prodotti dagli effetti terapeutici per la specie umana.
Valerio Lucci, con la sua “Reviola”, è il vincitore della categoria “Campagna Amica”, per la valorizzazione dei prodotti made in Italy nel mondo, “arrivando al consumatore in modo diretto rispondendo alle esigenze di sicurezza alimentare, qualità dei prodotti e tutela ambientale”. L’azienda produce ortaggi di stagione nella Valle della Reviola, una delle più fertili di Monterotondo tra San Matteo e la Torraccia. Le concimazioni vengono effettuate attraverso l’uso di letami e di un’alga certificata e riconosciuta tra i concimi biologici.

L'azienda agricola Cose di macchia a Bassano Romano produce tartufi di qualità

L’azienda agricola Cose di macchia a Bassano Romano produce tartufi di qualità

Tra le istituzioni pubbliche, comuni, province e scuole che hanno dato il proprio contributo per l’attuazione dei progetti promossi da Coldiretti, è stato scelto l’Auditorium Parco della Musica, per il quale ha ritirato il premio il dottor Mauro Mancini, responsabile area gestione risorse umane di Fondazione Musica per Roma. L’Auditorium è all’avanguardia nel rapporto diretto tra il cittadino, la musica e la cultura. Il connubio con il cibo passa attraverso la partnership con Coldiretti Lazio, che attraverso la Fondazione Campagna Amica organizza e promuove i punti di eccellenza della filiera agricola italiana dal produttore al consumatore e a KM 0, sostenendo la difesa del patrimonio agroalimentare, la biodiversità e le energie rinnovabili. Da tempo, ormai, l’Auditorium Parco della Musica accoglie, in una cornice unica e prestigiosa, un mercato dei produttori di Campagna Amica, dando l’opportunità ai cittadini di conoscere ed apprezzare i prodotti del territorio laziale.
Nel Parco nazionale d’Abruzzo, versante laziale, un ragazzo, Antonio Siragusa, dopo aver studiato e lavorato all’estero, ha deciso di tornare al proprio paese d’origine e di aprire un’azienda bio-agrituristica, la Italyfarmstay, con la ferma intenzione di esaltare le potenzialità di un territorio di grandissimo pregio come l’area di protezione esterna tagliata fuori da qualsiasi tipo di sviluppo turistico, rivolgendosi ad una clientela straniera con un sito internet solo in inglese. Un ponte, una possibilità per far fruire, al livello internazionale, il meglio di questo ricco territorio, superando barriere culturali e linguistiche. Oggi il progetto è una realtà affermata che offre programmi eno-gastronomici frequentati dagli studenti delle università americane della Carolina del Sud e della Florida. Antonio si è aggiudicato il premio nella categoria “We Green” dedicata alle aziende che pongono particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e all’agricoltura sociale ponendosi come interpreti di un modello di sviluppo al servizio dell’intera società. Il ruolo dell’imprenditore diventa fondamentale per lo sviluppo della comunità e del territorio. Rientrano in questa categoria le fattorie sociali, ovvero quelle imprese che hanno come scopo finale il miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo locale, attraverso nuove forme di welfare rivolte ala sostenibilità ambientale e all’integrazione tra agricoltura, artigianato e servizi. La categoria “We Green” comprende anche tutte quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi innovativi a tutela dell’ambiente.

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