26042024Headline:

Ischia, dove la differenziata è a… metà

Il paese è diviso in due. Da un lato raccolta porta a porta, dall'altro si trovano i secchi

Una veduta di Ischia

Una veduta di Ischia

Dice che a breve i Pink Floyd dovrebbero venire a suonare qui in provincia. E, più precisamente, ad Ischia di Castro. Ora, la notizia (grande esclusiva di Viterbopost) detta così può sembrare impossibile. Ed invece le cose stanno proprio come diciamo. Tiè.
Veniamo quindi a capire perché. Dunque, è risaputo che la band si muove senza esitare, quando in ballo ci sta un muro da tirar giù. Il prossimo “Another break in the wall” pertanto, e senza ombra di dubbio, verrà eseguito proprio ad Ischia. Lungo quel muraglione (invisibile, ma esistente) che spacca in due il borgo.
Da un lato la parte alta, o est. Dall’altro la bassa, o ovest. Un po’ come succede a Mazzocchio, per intenderci. Che sì, confermiamo, è geograficamente tranciata nel mezzo.
Ma torniamo in Alta Tuscia. La netta divisione non si sviluppa in verticale su tufo e intonaco, no. Bensì si presenta in regolamenti interni diversificati. E cioè?, si domanderanno i più curiosi. Semplice. Metà paese fa la raccolta differenziata porta a porta. Gli altri debbono invece accontentarsi degli obsoleti secchioni.
“A me le bucce di banana le vengono a prendere sotto casa – confessa un anonimo testimone – mi pare tre volte la settimana. Ma non sono sicuro, che ci pensa mia moglie di norma. Due, poi, sono i turni della plastica e della carta”. Contro-testimonianza. “Io la mattina scendo per strada e scaravento tutto nei bidoni – altro anonimo, ma dalla residenza opposta – E, se proprio devo dirla per come la vedo, spesso li becco pieni. Perché anche da di là vengono di qua. Il lunedì mattina la situazione è paradossale”.

Un operaio addetto al porta a porta

Un operaio addetto al porta a porta

E qui, stando ai parere, spunta il bello (il buffo). Ischia di Castro (non Fidel) è sì una ridente cittadina, ben conservata, coi giardinetti, i vasi alle finestre e i signori anziani al parco. Ma le sue dimensioni son quel che sono. Pertanto se uno si sveglia tardi, se piove, se è pigro, o magari se appartiene alla categoria dei “tradizionalisti”, invece di fiondarsi in strada all’alba, preferisce tirare per le lunghe e buttare la mondezza poco distante dalla dimora. Che tanto il secchione sta a venti metri.
Chiusura. In tutto ciò, anomalia stravagante a parte, viene da chiedersi una paio di cosette. Punto uno: di norma il porta a porta costa più della tradizionale. Che senso ha farlo a metà? E parallelamente: quelli che ancora procedono come prima della rivoluzione, pagano il servizio come gli altri?
Dopo il concerto dei Pink Floyd proveremo a sciogliere tali enigmi. Nel mentre, buon ascolto.

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