Dal sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi riceviamo e pubblichiamo:
“Non posso permettere, come sindaco di Caprarola, che si facciano circolare false informazioni le quali, oltre a essere prive di fondamento, creano un ingiustificato allarme sociale. Ho partecipato a un incontro pubblico a Ronciglione, organizzato dalle associazioni Isde e Aics, con la presenza dei rispettivi referenti, Antonella Litta e Raimondo Chiricozzi. Sono stati prodotti dati vecchi di oltre cinque anni, ed è stato affermato che bere l’acqua dai rubinetti di Caprarola può portare a rischi cronici di salute fino ad arrivare a irreparabili danni. Si tratta di affermazioni molto gravi, non siamo di fronte a un modo corretto di fare informazione. Ho chiesto a Chiricozzi e Litta di smentire in maniera chiara quanto detto perché, dati alla mano, non corrisponde al vero: non lo hanno fatto. Ho chiesto alla stessa Litta se negli ultimi cinque anni i cittadini di Caprarola avessero bevuto acqua inquinata e non ha risposto sul tema. Visto che il loro comportamento, anziché aiutare la popolazione, aumenta la confusione e l’allarmismo, oltre a gettare discredito sull’operato del Comune, presenterò un esposto in Procura e li querelerò entrambi: magari davanti al giudice emergerà finalmente la verità.
Voglio inoltre specificare, al riguardo, che il Comune di Caprarola ha dato in questi anni un importante elenco di risposte risolutive al problema delle acque che mi sento di dover elencare. Ad oggi, a differenza di cinque anni fa, a Caprarola è presente un piano di sicurezza delle acque concordato con l’Istituto Superiore di Sanità e siglato con la Asl di Viterbo, un funzionante impianto di dearsenificazione, un impianto di chiariflocculazione ed è inoltre stata monitorata, verificata e controllata tutta la rete idrica per scongiurare l’eventuale contaminazione delle acque da eventuali agenti esterni. Proprio qualche giorno fa, peraltro, Caprarola è stata premiata come esempio di buona pratica amministrativa in tema di gestione delle acque potabili al convegno “I piani di sicurezza dell’acqua per la gestione del rischio: esperienze di applicazione nei sistemi idropotabili” svoltosi a Mortara, in provincia di Pavia, e organizzato dalle Università di Brescia e di Pavia, leader in Italia su questo specifico tema. Vorrei pertanto tranquillizzare i cittadini di Caprarola affermando che mai, da cinque anni a questa parte, è arrivata nel rubinetto di casa acqua che presentava e presenta elementi di criticità o impurità tali da poter ingenerare potenziali rischi per la salute”.