08052024Headline:

“Montalto e Tarquinia non sono balneabili”

I dati Arpa non incoraggiano il turismo. Non si salva manco Bracciano. Ok invece Vico

Lago di Vico, balneabile

Lago di Vico, balneabile

Premesso che saremmo curiosi di sapere come vanno le cose in quel di Bolsena (inteso come bacino vulcanico e non come paese), ecco puntuali come l’asma i dati Arpa sulla balneabilità delle locali pozze preposte.
Contrariamente a quanto avrebbero scommesso in diversi (linguacce) il lago di Vico sta in forma forte. La sua balneabilità è eccellente. E a dircelo è stato il presidente della Regione, Zingaretti in persona. Probabilmente prima di caricare nel bagaglio della sua utilitaria pinne, fucile ed occhiali.
Comunque. Su Vico non ha tradito nessun punto di monitoraggio. Ottime le cose su alla Punta del lago, al ristorante Sans soucis (non siamo sicuri che si scriva così, perciò ci fidiamo), a Riva Fiorita, a Lido Fogliano, e pure al ristorante La Bella Venere. Quindi buttate pure in acqua i vostri bambini, sia sul versante caprolatto che su quello ronciglionese. A tal proposito: “Ancora una volta le acque del nostro lago risultano balneabili ed addirittura eccellenti – parola del sindaco Alessandro Giovagnoli – Si prospetta una nuova stagione estiva che vedrà Ronciglione protagonista del turismo lacustre laziale. Le attività di prevenzione e controllo effettuate in questi anni dal Comune stanno portando i loro frutti. Il nostro impegno è quello di continuare a preservare e rispettare la nostra risorsa più grande”.

Alessandro Giovagnoli, sindaco di Ronciglione

Alessandro Giovagnoli, sindaco di Ronciglione

Curioso è invece l’esito Arpa sul mare. Già, perché se avete idea di farvi un tuffo in acqua salata son dolori. Poiché dal medesimo studio rientrano nei “tratti non adibiti alla balneazione” Montalto di Castro (Tenuta Marchese Guglielmi e foce fiume Fiora), e Tarquinia (Poligono militare e foce fiume Marta), più alcune aree del lago di Bracciano.
Fico. Pertanto, tutti quegli stabilimenti che ci stanno a fare? Perché pagano una concessione balneare (e altre mille tasse folli) per una non balneabilità? E, soprattutto, ancora siamo convinti che la strada giusta per uscire dalla crisi sia il turismo?
Buone vacanze. Se ne avete il coraggio. O se andate altrove.

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