Una passeggiata da turista, con lo sguardo affascinato dalle tante bellezze del luogo, ma anche con l’occhio di chi deve amministrare la cosa pubblica e ha visto nella cittadina del viterbese un esempio virtuoso. Si parla del sottosegretario ai beni culturali e al turismo Antimo Cesaro che, su invito dell’amministrazione comunale, si è recato in visita a Sutri, paesino arroccato sulla Cassia ad un tiro di schioppo da Viterbo.
”Sutri è un borgo di straordinario fascino, che ben conserva le tracce del suo passato storico di importante centro, prima romano poi medioevale – sottolinea il sottosegretario – Grazie ad un virtuoso accordo siglato tra Soprintendenza e Comune, sono stati valorizzati i suoi principali attrattori, il Mitreo e l’Area archeologica dell’Anfiteatro, attraverso un biglietto integrato per un percorso di visita che lo scorso anno ha registrato 17mila visitatori”.
Con il sindaco Guido Cianti a fare gli onori di casa, Cesaro si è recato in visita prima al Mitreo, l’antico tempio pagano dedicato al dio Mitra, poi ha proseguito la sua visita all’anfiteatro romano, l’antica struttura in tufo tirata fuori dalle sabbie della storia soltanto nel XIX secolo, poi tappa a Villa Savoldelli e all’Archivio storico – fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, dove è in atto un processo di digitalizzazione di tutti i documenti – per chiudere in bellezza.
”Grazie alla sua particolare posizione geografica in corrispondenza di un importante snodo tra la Via Romea e la Via Francigena – aggiunge ancora Cesaro – Sutri ha scelto di puntare sullo sviluppo del turismo pedestre, per la cui crescita il Mibact destinerà 60 milioni di euro divisi tra i principali cammini storici e religiosi che attraversano il nostro Paese”.
“Sutri – conclude Antimo Cesaro – è l’esempio perfetto di una gemma architettonica ed artistica fuori dalle rotte turistiche di massa, che grazie a nuove forme di incentivazione di un turismo ‘lento’, può essere certamente valorizzata e fatta conoscere anche ai flussi turistici stranieri che arrivano nel nostro Paese alla ricerca di incontaminati scorci di bellezze naturali ed artistiche”.