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Trainspotting 2, 20 anni dopo

Il seguito della celebre pellicola è tornato al cinema

cinema-2Trainspotting 2 è una pellicola del 2017 diretta da Danny Boyle. Seguito dell’ormai celebre cult, diretto dallo stesso Boyle, la pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Porno di Irwin Welsh. Per questo film è tornato lo sceneggiatore John Hodge e i 4 protagonisti originali, Ewan McGregor, Robert Carlyle, Johnny Lee Miller e Ewen Bremmer.

Ambientato 20 anni dopo i fatti del primo film, questo Trainspotting 2 vede il ritorno di Renton da Amsterdam, dove vive con la moglie, ad Edimburgo. I primi 30 minuti del film raccontano un po’ come se la sono passata i 5 personaggi della storia da quando Mark “Rent Boy” Renton (McGregor), alla fine del primo film, se ne scappa con tutto il malloppo. Simon “Sick Boy” Williamson (Lee Miller) continua a vivere di espedienti e gestisce un vecchio pub ma con scarso profitto, Daniel “Spud”Murphy (Bremmer) continua la sua vita da tossicodipendente e Francis“Franco” Begbie (Carlyle) sta scontando una pena di 25 anni in prigione.

Il film, essendo un seguito di uno dei più grandi cult della storia del cinema, è ovviamente riempito di tantissime citazioni al primo Trainspotting, che non sono stati buttati a caso solo per dare un buon “fan service”, ma hanno una loro funzione ben precisa.

La cosa che secondo me può rasserenare su Trainspotting 2, è che è stato diretto dallo stesso regista della prima pellicola, un regista straordinario e una garanzia assoluta. È vero che non per forza il film debba risultare bello solo perché c’è dietro Danny Boyle, ma sicuramente, essendo l’unica persona che ha messo mani ad entrambi i film, può tirare fuori qualcosa di unico e nello stesso stile del primo.

Partendo dal fatto che Trainspotting 2 non era un film necessario, perché il finale del primo anche se risultava aperto aveva comunque chiuso un cerchio narrativo, ha comunque degli ottimi spunti e non è uno di quei seguiti fatti in fretta e furia solo per guadagnarci sopra (anche perché sono passati 20 anni). Nella visione della pellicola ci si rende perfettamente conto che dietro c’è un amore assoluto del regista, quasi nostalgico, come i personaggi del film quando parlano di fatti accaduti quando erano fanciulli…tossici.

Ovviamente, come è giusto che sia, anche Trainspotting 2 è un film che pone come argomento principale la droga, la dipendenza e i suoi effetti sulle persone vicine, il tutto impregnato da una forte critica sociale. Un lato negativo che si potrebbe evidenziare è certamente la storia in se. Questo perché tutto il film viene sorretto dalla grande interpretazione e complicità degli attori (consiglio la visione in lingua originale), mettendo in un angolino la narrazione principale che risulta molto scopiazzata dal primo Trainspotting e quindi suona di un già visto.

Un vero peccato che pone dei limiti ad un film che sarebbe riuscito a puntare molto più in alto. Oggettivamente è uno dei sequel meglio riusciti degli ultimo 20 anni.

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