27072024Headline:

”Incapace di controllare i suoi impulsi criminali”

Notte di violenza in via San Lorenzo, il 23enne avrebbe aggredito anche la sorella incinta

VITERBO – (b.b.) ”Incapace di controllare i suoi impulsi criminali”. Per il gip Rita Cialoni non ci sarebbero dubbi: Antonio Yunior Pantaleon, il 23enne dominicano arrestato all’alba di domenica scorsa, neppure in passato ”ha mostrato alcuna capacità autocontenitiva dei propri impulsi criminali”.

In più occasioni, nonostante la fidanzata e convivente non abbia mai deciso di sporgere formale denuncia, la avrebbe afferrata per il collo con le mani fino a farla svenire, la avrebbe presa a calci e pugni, per poi chiederle scusa e tornare in sè.

Un copione che si sarebbe ripetuto, anche domenica scorsa, al civico 12 della palazzina di via San Lorenzo, a due passi da piazza Crispi: al ritorno da una serata in discoteca, il 23enne, che come sottolinea la sua difesa starebbe seguendo a periodo alterni una cura farmacologica che ne ”altererebbe i comportamenti”, avrebbe chiuso in camera la ragazza e avrebbe tentato di strangolarla. Provvidenziale l’intervento di amici e famigliari, che, buttando giù la porta sarebbero riusciti ad allontanarlo. Ed è in quel momento che la furia di Pantaleon si sarebbe scagliata contro gli altri presenti, non risparmiando neppure la sorella in stato di gravidanza.

Da qui la rocambolesca fuga del gruppo dalla finestra dell’appartamento e la chiamata alla polizia: la giovane vittima, inseguita per alcuni metri in strada, avrebbe trovato un fortunoso riparo nell’auto di un passante poco distante da Porta Romana. Ed è lì che sarebbe stata raggiunta e soccorsa da una delle volanti intervenute.

In manette da domenica scorsa, Antonio Yunior Pantaleon deve rispondere di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e per questo deve rimanere in carcere.

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