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Finisce a Carte bollate la querelle tra la ORSOLINI ed il Comune di Viterbo.

Solite incomprensioni tra imprese ed enti territoriali

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,23.10.22-

Non bastava “er pasticciaccio brutto” dell’ormai annoso blocco della Vitorchianese che, con il suo semaforo impedisce lo scorrimento dell’importante asse viario Viterbo/Superstrada, per agitare le acque tra il comune ed il costruttore Orsolini che nella zona ha creato un moderno quartiere satellite.

Infatti, con Delibera numero 164 del 14 ottobre scorso la giunta ha autorizzato la sindaca Chiara Frontini a resistere in giudizio contro il ricorso al Tar del Lazio promosso dalla società Colleverde, di proprietà dell’imprenditore di Vignanello.

Nodo del contendere la somma di 420 mila euro che Orsolini rivendica in ordine alle opere di urbanizzazione realizzate in strada Acquabianca.

A suo tempo, infatti, reciprocamente le parti si erano obbligate reciprocamente ad effettuare lavori di viabilità urbana, ma, mentre la società di Orsolini ha adempiuto, il Comune. no

Non è difficile osservare che nella zona ormai perfettamente curata all’interno del quartiere di recente edificazione, resti un “serparo” quella di competenza del Comune di Viterbo. Un sbocconcellata “rotonda”, un ingresso dalla Vitorchianese su una via che si richiama ad un maestro del futurismo italiano (Via Antonino Sant’Elia) rimasta allo stato di strada di cantiere, illuminazione inesistente, svuotamento cassonetti rifiuti, nemmeno per idea.

Il Comune di Viterbo ha dimenticato un suo moderno quartiere.

Era ovvio che Orsolini, di fronte alla sordità del Com une procedesse per le vie giudiziarie per recuperare le somme spese per aver effettuato in larga parte opere che spettavano al Comune, ben 420mila euro.
Ma per Palazzo dei Priori quei soldi non sono affatto dovuti. Da qui il braccio di ferro davanti al Tar del Lazio. La vicenda si trascina ormai da anni. Nel dicembre del 2015, infatti, la Colleverde – che all’Acquabianca ha costruito l’omonimo centro residenziale – trascinò il Comune davanti al giudice civile per ottenere la somma in questione.

Ma il contenzioso si allarga pure alla Provincia che non partecipa alla messa in sicurezza della strada provinciale vitorchianese in prossimità del quartiere Colleverde, quando la Orsolini è pronta.

Nel frattempo, i cittadini che abitano nel nuovo quartiere non possono godere appieno il loro acquisto ed il Comune di Viterbo, tutti saranno costretti fermarsi per due minuti ad un assurdo semaforo e. qualora il comune sarà soccombente nei giudizi, sarà onerato di spese. Tanto è sempre il cittadino che paga.

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