27072024Headline:

Ancora un’altra eurofollia della Comunità europea danneggia l’Italia: la “casa green”

In Europa nulla si decide sulla immigrazione, per la difesa e per la polizia, ma si "ordinano" scemenze

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,15-3-23

Viterbesi, vi immaginereste sui tetti dei fabbricati del XII secolo nel quartiere di San Pellegrino i pannelli fotovoltaici e sulle le pareti esterne il “cappotto termico”, cioè un rivestimento in polistirolo, a coprire la facciata in peperino ?

E’ quello che può avvenire entro il 2033 quando la Direttiva europea sulle “case green” ieri votata a Strasburgo andrà a regime.

Non basta il silenzio della trojka europea al grido di dolore che viene dal nostro Governo che invoca aiuto al problema dell’immigrazione selvaggia, che ieri, con la complicità dei parlamentari europei del PD e di 5Stelle, si è votata una Direttiva che impone entro otto anni l’efficentamento energetico della nostre case, ma non poche, circa 9milioni.

E’ un ulteriore danno che viene arrecato al popolo italiano, in maggioranza proprietario della casa dove abita, proprio di quella casa acquistata con onerosi mutui o pervenutagli dai suoi avi che l’ebbero costruire con sacrificio economico per il benessere dei loro discendenti. Adesso, il “bene casa” di abitazione famigliare sta diventando strumento di tortura, non solo per la enorme presente tassazione che già colpisce la proprietà, ma anche nel prossimo futuro un oggetto di un esproprio bello e buono per la imposizione di norme che richiedono efficientamento energetico di ogni costruzione abitativa.

Entro otto anni, tutte le costruzioni civili abitative dovranno rientrare nel parametro “D” della classificazione energetica, partendo da quella attuale, che di “regola” è al “G”. Una scalata impossibile da praticare se non con costi pazzeschi, pari in molti casi al valore dell’intero immobile.

La conseguenza, sarà, per chi non si adegua, la incommerciabilità del bene, quantomeno, una perdita di valore pari le spese di adeguamento.

Soltanto una folle maggioranza a Strasburgo poteva concepire ciò. L’ideologia ambientalista cieca ad ogni pratica ha vinto.

Miserabile l’aiuto dato dai nostri deputati europei del PD e di 5stelle, dimostratisi anche fuori dai confini nazionali, nemici del popolo italiano.

Si vergognino imporre agli stremati cittadini italiani, colpevoli essere proprietari, una cripto patrimoniale che a loro dire sarebbe un investimento per il futuro. Per costoro, l’efficentamento energetico delle abitazioni sarebbe un affare perchè, al raggiungimento favorevole energetico, i costi di riscaldamento e raffrescamento sanno inferiori, quindi, nel futuro. certo un alleggerimento delle “bollette”.

Ma. in realtà il costo dei lavori che saranno necessari per l’adeguamento che si stima di circa 70mila euro per un appartamento di 120mtq, necessita molti anni, forse anche due generazioni, prima di essere ammortizzato ancorchè con “bollette” in calo. Poi, da parte dell’Europa e dei governi nazionali sarà indispensabile finanziare le spese necessarie ed obbligatorie ed allora altri oneri andranno a gravare sui rispettivi enti. Ma chi paga ? Sempre noi.

Gli eurodeputati italiani di sinistra, accecati dalla furia ambientalista, non hanno tenuto in conto che un’enorme immediata richiesta di materiali e manodopera per gli adeguamenti energetici obbligatori non potrà che portare ad un rialzo dei prezzi. Ciò, si è visto in occasione del superbonus 110%, che ha duplicato i prezzi dei materiali e degli impianti e tanto andrà nuovmente a succedere.

Gli eurodeputati della sinistra italiana sono proprio fuori dal mondo !

Un rimedio, però potrà esserci.

Come la stessa Comunità ha fatto retromarcia per il bando dal 2035 degli autoveicoli con motori a combustione termica (i normali motori attuali), altrettanto sarà da sperare in una correzione della Direttiva “case green”, mediante una moratoria o estensione degli immobili esenti.

Nel 2024 si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo,

Bene, si parta sin da oggi per lavorare affinchè le sinistre non prevalgano nell’eligendo Parlamento europeo, quindi, finalmente, si possa avere una nuova maggioranza che detti diverse ragionevoli regole in grado rimediare le sciocchezze oggi varate da una sinistra europea al tramonto.

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