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I talebani sono tra noi: i sindaci di Montalto e Tarquinia

Si richiede aumento di energie rinnovabili, ma poi lo si combatte

Redazione

Viterbo, 12.3.23

Mentre da ogni dove si alzano alti lai per i costi dell’energia elettrica che proprio penalizza i comuni per importanti spese di illuminazione pubblica e ogni sindaco si spende per decarbonizzare il suo comune, oggi, i sindaci di Tarquinia Giulivi e di Montalto Socciarelli sono saliti sul carro dei beceri ambientalisti per dire il loro niet al costruendo parco eolico offshore nel Tirreno.

Ridicolo che dire no ad un impianto di produzione energia rinnovabile e non inquinante provenga proprio dal Comune di Montalto che in passato accolse la costruzione di una centrale nucleare poi riconconvertita a nafta, e del Comune di Tarquinia che vive sotto i fumi della maxicentrale di Torvaldaliga.

Costoro, adesso divenuti paladini dell’ambiente perchè le progettate pale eoliche galleggianti a dieci miglia dalla spiaggia, quindi praticamente invisibili, “danneggerebbero” il turismo quando i loro territori sono stati smostrati, il primo, quello di Montalto dalla presenza dei relitti edifici della centrale “Volta”, ciminiera di 200 mt. compresa, e quello di Tarquinia dalla visione dell’eterno pennacchio di fumo che esce da Torvaldaliga con relativi effluvi mortiferi.

Talebani, talebani, talebani pertanto i sindaci predetti che si oppongono ad un impianto energetico di ultima generazione (parco eolico offshore) preferendo far continuare ad esistere nei loro territori micidiali impianti per l”ambiente, l’uno, per la sua ingombrante ormai inutile presenza (ex centrale “Volta”) e l’altro per il tasso di inquinamento che “assicura” alla città di Tarquinia.

Non sarà poi, possibile, che una volta che siano ridotti i costi di approvvigionamento dei combustibili fossili, non possa ripartire la centrale di Montalto ?

Riteniamo che il bla,bla,bla di codesti sindaci abbiano la stessa valenza degli insulti che non vanno mai in cielo, però, una loro presa di posizione potrebbe danneggiare la rapida esecuzione delle opere e far ritardare i programmi energetici nazionali.

Costoro, per un pugno di consensi da parte di qualche residuo di pseudoambientalista, possono danneggiare l’intera popolazione italiana.

Per carità, stiano zitti. Come si dice: “stando zitti si può fare la figura dello scemo, ma, parlando, si toglie ogni dubbio”

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