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“Regio Decreto 28.3.1923 n.645”: nasceva cento anni fa l’Aeronautica militare italiana

Un OPEN DAY all'Aeroporto Fabbri per festeggiare l'Arma Azzurra

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,28.3.23

Oggi è un secolo che le forze armate italiane consistono oltre l’Esercito, la Marina, anche di un’altra: Aeronautica militare italiana.

Già dalla fine del secolo XIX, all’apparire di macchine in grado levarsi da terra fu subito immaginato di come e di quanto un mezzo aereo fosse importante per una strategia militare. Dai palloni, agli aerostati ai primi traballanti velivoli del primissimo novecento ai supercaccia supersonici attuali, la storia del volo è intersecata tra la guerra e la difesa.

Dapprima il “fenomeno” volo, subito compreso come importante per risolvere una battaglia, fu attività dell’Esercito e della Marina, rispettivamente interessati al bombardamento il primo ed alla osservazione la seconda. Presso di noi a Bolsena, negli anni dieci del secolo scorso sorse una scuola idrovolanti, la prima in Italia.

Durante il primo conflitto mondiale l’uso dell’aeroplano si dimostrò fondamentale per lo sviluppo di operazioni belliche. Un ufficiale dell’esercito Giulio Douhet fu come il riconosciuto inventore della guerra aerea, quindi della superiorità di quest’arma rispetto le altre, di conseguenza ispiratore della nascita di una specifica Arma nazionale.

La “dottrina Douhet” venne consacrata nella pubblicazione “Il dominio dell’aria” (1921) che poneva l’aviazione come arma autonoma e non già sussidiaria dell’esercito e della marina.

Per Douhet, bombardare il suolo nemico (anche a scapito dei civili), poi respingere con la caccia i velivoli nemici e trasportare uomini e mezzi rappresentava il massimo della operatività militare.

Mussolini, comprese le sue teorie e con Regio Decreto n. 645 del 28.3.23 istituì l’Arma Aeronautica.

Da li inizia la storia di un Arma che ha fatto onore alla nostra Nazione in tempo di guerra e di pace, come supremo presidio alla Difesa .

A Viterbo città e nella sua Provincia l’Aeronautica militare ha importanti presenze. l’Aeroporto Fabbri fu sede dell’9° Stormo bombardamento, poi sostituito dal 8°. Nel dopoguerra, ha operato per decenni la Scuola VAM (Vigilanza Aereo militare) con la ben nota scuola, poi, dal 2005 è stata portata nella nostra Città, sempre in ambito aeroportuale, la Scuola Marescialli dopo il trasferimento dalla Reggia di Caserta.

Ad Orte l’Aeronautica militare è presente con l’XI Deposito “Centro Logistico Munizionamento ed Armamento” impianto altamente operativo e strategico.

Martedi 28 si terrà un OPEN DAY presso la Base a Viterbo. Il pubblico è invitato partecipare. Un indissolubile legame che si rinnova tra la Città di Viterbo con l’Arma azzurra anch’esso quasi centenario.

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