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“Anche le pulci hanno la tosse”. Otto comuni del litorale nord reclamano un nuova provincia del Lazio

Decentrare ancora il territorio del Lazio: una pazzia

Il territorio di Roma Capitale

Redazione

Viterbo,28.11.23

In un’Italia già disunita ed ammorbata da diecine e diecine di inutili amministrazioni locali che per il bene comune dovrebbero essere accorpate per un ovvio risparmio di risorse, ben otto piccoli comuni del nord del Lazio reclamano diventare provincia autonoma ed uscire da Roma-Città metropolitana.

Ecco chi sono. Ovviamente Civitavecchia che dal 1927 reclama il titolo di capoluogo non avendo voluto associasi a quella di Viterbo, per cui restò lontana dal capoluogo di Roma (circa 70 km) con tutti i problemi di non avere in città sede di enti territoriali pubblici, per poi, essere stata ridicolizzata per essere inserita nel territorio metropolitano di Roma Capitale. Della “nuova” provincia sarebbe il capoluogo.

Quindi, Santa Marinella, il cui sindaco, il ben noto Tidei, reclama per questa cittadina balneare, titoli da città, ma in realtà, questo borgo di pescatori, è stato dapprima un luogo di villeggiatura dei romani ed oggi un dormitorio di Roma.

Che dire poi di  Fiumicino, Ladispoli, Cerveteri, Tolfa e Allumiere ?

I loro relativi sindaci, probabilmente stufi di essere sottosindaci della Citta Metropolitana di Roma e del suo sindaco Gualtieri, si sono dati convegno carbonaro nel Castello di Santa Severa ed hanno promesso di presto operare per chiedere il “distacco” da Roma e chiedere la costituzione della Provincia “Litorale Nord”.

Chissà come sarà la sigla automobilistica della “istituenda” provincia, forse LITN ?

Ma non facciamo ridere.

Civitavecchia è nella Tuscia, in questa entità territoriale esiste, quindi, non può che far parte Provincia di Viterbo insieme alla etrusca Tarquinia che già vi è da oltre novantanni. Fiumicino è distante a Roma poche diecine di kilometri, per cui bene resti nella Provincia di Roma come altrettanto Ladispoli nata nel territorio della grande famiglia nobile romana degli Odescalchi di cui porta il nome del principe Ladislao.

Di Tolfa (patria del sindaco Tidei) e di Allumiere non ne parliano neppure.

Di sicuro questi amministratori non si rendono conto del dispendio che deriva dall’istituzione di una Provincia. Se fossero veri e seri amministratori se ne starebbero lontani da un’idea simile.

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