06052024Headline:

Malumori dovunque, anche al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo

Rissosità tra i componenti dell'Ordine forense viterbese

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,2.3.24

La Presidente del Consiglio dell’Ordine di Viterbo avv. Caterina Boccolini, eletta l’anno scorso, dopo solo un anno è stata costretta dimettersi dalla carica e cosi resosi necessaria una nuova votazione per il presidente ed il consiglio che è avvenuta giorni fa.

Dall’ambiente trapela sconcerto e sopratutto si rappresenta il malessere che corre nella classe forense viterbese che si becca come i “polli di Renzo” insensibile alle problematiche del funzionamento del Palazzo di Giustizia a corto di magistrati e personale amministrativo.

Mentre ci si balocca nel presentarsi alle votazioni per il Consiglio e si fanno “partiti” pro e contro qualcuno, l’amministrazione giudiziaria a Viterbo langue e di ciò ne risente il cittadino il cui servizio giustizia non lo soddisfa.

Riportiamo di seguito la comunicazione ricevuta dalla Ex Presidente avv. Caterina Boccolini. A Voi trarne le conclusioni.

“Care colleghe e cari colleghi, come ormai noto, il 5.2.2024 ho rassegnato le dimissioni dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo in cui rivestivo la carica di Presidente.

La decisione è stata difficile e sofferta, ma inevitabile e merita delle spiegazioni.

Era ormai un anno che alcuni consiglieri avevano minato la stabilità del consiglio ed era divenuto impossibile proseguire la “vita” dello stesso consesso.

Tutto inizia con il risultato elettorale del 12 gennaio 2023, quando il Foro mi ha votato in maniera quasi plebiscitaria, con ben 349 voti (su 500 votanti), permettendomi di essere la 1° eletta, con uno scarto considerevole di voti sugli altri candidati.

Il risultato elettorale ha condizionato l’evolversi della consiliatura, in quanto l’avv. Sini, con 217 voti, aspirava di fare il presidente e mi chiedeva di rinunciare alla carica, non accettando il risultato elettorale, anche in spregio alla legge Forense (L. n. 247/2012) che, all’art. 28, comma 9, prevede che l’unico criterio previsto per la nomina delle cariche, era quello del risultato elettorale ottenuto.

Forte del consenso dei colleghi e delle previsioni di legge, mi presentavo al consiglio del 18 gennaio 2023, fissato per le nomine delle cariche dell’Ordine ed in esso – dopo 6 giorni dalle elezioni – l’unità del consiglio era compromessa perché l’avv. Sini, l’avv. Manganiello e l’avv. Papalia (l’avv. Gelsomini non partecipava al voto) non votavano la nomina di presidente, segretario e tesoriere; mentre le ultime due cariche venivano votate dall’avv. Papalia.

È stata la prima volta, nella storia dell’Ordine di Viterbo, che le cariche non erano votate all’unanimità. Ciò era sintomatico della volontà di alcuni consiglieri di non aderire al risultato elettorale. Ogni consiglio era l’occasione, per cercare di mettere in difficoltà la sottoscritta. Mai un ausilio, mai un confronto costruttivo, specie da chi aveva maggiore esperienza; soltanto critiche e ostruzionismo. L’avv. Sini era l’unico, all’assemblea annuale convocata ad hoc, a non approvare il bilancio.

Si giungeva così al consiglio del 26.01.2024 quando i consiglieri avv. Sini, avv. Papalia, avv. Manganiello, avv. Gelsomini e avv. Fallucchi, chiedevano la convocazione di un consiglio straordinario con all’o.d.g. la richiesta di dimissioni dalle cariche di presidente, segretario e tesoriere e, all’esito, la eventuale nomina delle nuove cariche.Il consiglio straordinario veniva convocato per il giorno 02.02.2024 dove la sottoscritta e la segretaria avv. Mencherini non rassegnavano le dimissioni, al contrario dell’avv. Fallucchi quale tesoriere.A questo punto, con un atto senza precedenti, gli avv.ti Sini, Papalia, Manganiello, Gelsomini e Fallucchi chiedevano addirittura la sfiducia del presidente e del segretario. Inserivo ugualmente all’o.d.g. la richiesta e pretendevo che i consiglieri esprimessero la loro volontà in merito alla sfiducia del presidente e del segretario, con voto palese. La mozione di sfiducia non otteneva l’approvazione in quanto riceveva solo 5 voti sugli 11 consiglieri presenti, quelli degli avv. Sini, Papalia, Manganiello, Gelsomini e Fallucchi.A questo punto aggiornavo la seduta in attesa che i promotori della mozione di sfiducia – fallita – provvedessero a dimettersi, come anticipato dai medesimi.Ciò non avveniva; gli avv. Sini, Papalia, Manganiello, Gelsomini e Fallucchi non rassegnavano le dimissioni. Di fronte alla prospettiva di continuare con questa compagine, alla riunione del 5.2.2024, ringraziavo i colleghi che mi avevano rinnovato la fiducia e decidevo di rassegnare le dimissioni dal consiglio, ritenendo che l’unica soluzione praticabile era quella del ritorno alle urne.

Alla luce di ciò consegue una considerazione: cari 349 colleghi che avete espresso il consenso alla mia persona, dobbiamo prendere atto che della volontà di cambiamento, di rinnovamento per cui una donna, per la prima volta, è stata chiamata a ricoprire il ruolo apicale dell’avvocatura viterbese è stata posta nel nulla da pochi, in spregio alla volontà degli iscritti.

Così che è stato sovvertito il risultato elettorale del gennaio 2023.

Chi è stato così attento a giudicare gli altri (evidentemente interessato) si è, però, ben guardato dal prendere atto di come è stato giudicato dal foro, mediante regolari elezioni.

Approfitto, a questo punto, augurandomi di non tediarvi, di fare un bilancio di quanto realizzato in questo anno di consiliatura.Nonostante le difficoltà sopra evidenziate, il consiglio ha svolto regolarmente sia l’attività amministrativa ordinaria, che quella straordinaria.Rivendico con orgoglio: la stipula, con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Sapienza di Roma, della Convenzione per il Tirocinio anticipato ex art 41 L. 247/2012, per agevolare i ragazzi che intendono avvicinarsi alla professione forense, in particolare per gli studenti di Viterbo e provincia; l’attivazione dei portali del patrocinio a spese dello Stato, in maniera da facilitare le richieste di accesso da parte dei colleghi e, a breve, entrerà in vigore anche quello per richiedere gli opinamenti.

È stato sottoscritto, con tutte le istituzioni e le associazioni interessate, nel settore penale, un protocollo per la Map (Messa alla prova). Nel settore civile, è stato redatto il piano genitoriale, come richiesto dalla riforma Cartabia, nell’ambito dei procedimenti di separazione e divorzio. Quest’anno ha avuto avvio il nostro organismo di mediazione, progetto iniziato nella precedente consiliatura e portato ormai a compimento.Sono state poste le basi con la regione Lazio, unitamente a tutti gli Ordini degli Avvocati del nostro distretto, per avviare una collaborazione per la realizzazione della funzione sociale dell’avvocato. 

E altro ancora…

Si poteva fare di più? Certamente sì.

Si poteva fare meglio? Certamente sì.

Ma soltanto se tutti avessero remato nella stessa direzione, nel supremo interesse dell’Ordine e degli iscritti.

Un forte abbraccio a tutti e un arrivederci a presto.

Caterina Boccolini

                                                                                                                          Avv.Caterina Boccolini

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