13122024Headline:

La scelta politica per gli elettori non è un’operazione finanziaria, ma ben altro

Delicata la situazione di Forza Italia nella Tuscia

di Andrea Stefano Marini Balestra

Leggendo le righe scritte dal Direttore di un giornale online del nostro territorio, si descrive l’incremento del partito Forza Italia come un investimento che gli elettori vogliono fare per il futuro della nazione.

In pratica, la politica asservita alle logiche della borsa, cioè una scommessa sui “futures”, tale e quale come un investitore in borsa vada ad acquisire titoli nel momento di un ribasso, certo del prossimo rialzo, quindi guadagno.

Non possiamo accettare queste conclusioni.

La crescita, sempre con numeri da prefisso telefonico che sta registrando Forza Italia nelle intenzioni di voto che settimanalmente vengono sciorinate da diversi istituti di rilevazione statistica, non crediamo sia un’inversione di tendenza dovuta a calcoli borsistici, ma solo, all’umore pencolante degli elettori che una settimana spostano l’intenzione di voto sempre nell’ambito del Centrodestra.

Si sposterebbero voti da Fratelli d’Italia a Forza Italia ed anche Lega, solo per cause occasionali di simpatia verso l’uno o l’altro leader, ma non intacca il risultato che il centrodestra, nel suo complesso, compresi cespugli, sfiora la maggioranza assoluta.

Vedere una crescita di Forza Italia di uno zero virgola in “danno” degli alleati, non significa un’inversione di tendenza dell’elettorato che vuole scommettere per un diverso futuro politico su cui sperare, cioè per una diversa composizione delle forze moderate di centro destra “contro” proposte estreme e massimaliste, ma solo per variazioni settimanali di umore dei cittadini.

Certamente, per chi credeva che Forza Italia, dopo la fine di Berlusconi che aveva creato un partito-azienda personale (anche per suo uso e consumo), sarebbe finita, deve solo ricredersi.

L’attuale capo Tajani ha tenuto e sta pure crescendo nel peso delle decisioni governative del Presidente del Consiglio, quindi Forza Italia c’è e di ciò ne siamo contenti. Appare certamente cosa buona che le forze analoghe di centro destra abbiamo dei distinguo e cosi facendo possano attirare maggiori consensi, ma assolutamente queste tutte, non debbano trovare occasione di divisione per es. in occasione delle prossime elezioni europee dove è già partita la caccia la voto.

Da Noi, a Viterbo, Forza Italia è al minimo rappresentata in Consiglio Comunale, però vanta la presidenza della Provincia per combutta con il PD sin dalla passata legislatura ed adesso non si sa se la situazione si possa ripetersi.

Questo certo non piacque agli elettori viterbesi moderati di Forza Italia, perchè chi è elettore di un partito di centro-destra, un connubio con la sinistra è un atto contronatura e maggiormente lo sarà in ipotesi che nella prossima ammucchiata provinciale entrino anche i frontiniani, la cui maggioranza in Comune è disprezzata e combattuta proprio dall’unico forzista rimasto.

Forza Italia, pertanto, nella Tuscia non potrà crescere nei consensi alle prossime europee in ipotesi di una nuova maggioranza ibrida e confusa in Provincia.

Gli elettori, che credono nella politica e non nelle scelte tipo giuochi di borsa, non potranno che portare, a questo punto, voti a Fratelli d’Italia.

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