03052024Headline:

Per prima e sempre: dividere la responsabilità penale da quelle politica.

Sciacalli in agguato ogni volta un politico varca la soglia di un Tribunale

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo.20.4.24

Il clamore mediatico assordante che si è creato attorno alla vicenda che vede la sindaco Chiara Frontini indagata per concorso con il marito Fabio Cavini per il grave reato di minaccia ad un corpo politico ha raggiunto l’apice e non può ulteriormente essere tollerato.

Secondo la “simpatia” politica della Frontini, molti media locali ed anche uno nazionale, e con essi tutti i social, si affannano perchè si confermi o si affondi l’esperienza amministrativa comunale a sua guida, solo per la circostanza di un fascicolo iscritto in Tribunale

Sbagliato,sbagliato, sbagliato.

Le vicende giudiziarie, siano esse civili, amministrative o penali di un pubblico amministratore non possono essere motivo di una destituzione illico et immediate. Sarebbe, ma purtroppo in passato lo è stato, un vulnus al principio democratico, perchè alla volontà popolare di aver eletto un personaggio, un potere autonomo dello stato, interviene per rimuoverlo.

Un passato andazzo che ha minato la credibilità della nostra democrazia e che assolutamente non può ulteriormente essere perseguito.

“Intingere il biscotto” su certe notizie che provengono dai palazzi di giustizia perchè qualcuno debba farsi da parte è stata una “prassi” mediatica per confondere gli elettori e portarli diversamente al voto.

Pessima prassi giornalistica.

Noi, da queste colonne, certi che la vicenda giudiziaria che ha investito la Dr.ssa Frontini, attuale sindaco, la vedrà scagionata per la fumosa accusa rivoltale dalla Procura, non gridiamo, ne mai gridato: “dimissioni, dimissioni,dimissioni” per questo fatto giudiziario ma solo per i fatti della sua fallimentare amministrazione della Città.

Sia ben chiaro !

Una proclamzione di innocenza di Chiara Frontini, che ci auguriamo avvenga, non sia considerata una favorevole “bollinatura” della sua politica cittadina, ma nemmeno, in ipotesi di una condanna, motivo perchè se ne debba andare.

Le dimissioni che noi chiediamo sono SOLO ed esclusivamente per la sua mala amministrazione della Città, per le promesse disattese, per lo spreco di risorse del PNRR in opere inutili, per la “clientelare” gestione dell Terme, per la inesistenza di progetto di opere pubbliche in materia di viabilità, sicurezza dei cittadini e sviluppo concreto del turismo etc. etc,etc.

Questi sono i temi che reclamiamo perchè la Sindaco debba mettersi da parte.

Assolutamente no i pettegolezzi tra Lei, suo marito Cavini ed i congiugi Bruzziches anche se “pare” riguardino problemi di proprietà imobiliare comunale, e ciò, non è poco.

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