Con la cultura ci si può anche mangiare. Ne è convinto il sindaco Leonardo Michelini, il quale ha seguito con attenzione in questi giorni il dibattito su Viterbopost riguardo al Settembre viterbese e a Caffeina che, in mancanza delle dovute attenzioni da parte delle istituzioni, rischia di dire addio a Viterbo.
“Ho letto l’appello di Michele Pepponi e non ho alcuna intenzione – dice – di rimanere insensibile al suo grido di dolore. Penso che lo incontrerò quanto prima. Anzi, voglio andare a Pienza – aggiunge sorridendo – per vedere cosa combinano”. Poi il discorso si fa subito serio: “Un fenomeno come Caffeina abbraccia cultura e turismo insieme. Una competenza che appartiene alla Regione. Io credo che la richiesta di Pepponi vada vista in un discorso strutturato da affrontare proprio con la Regione, giacché è un fenomeno in grado di dare sviluppo al territorio. Caffeina è cultura, ma non solo per i viterbesi. Anzi, è una manifestazione in grado di attrarre gente da fuori, come del resto è avvenuto in questi ultimi anni. Senza voler minimizzare il ruolo delle altre associazioni viterbesi (in città ce ne sono un centinaio) è chiaro che il discorso Caffeina va affrontato su una scala più elevata. Ed è su questo che ho intenzione di lavorare, per fare in modo che la manifestazione abbia tutto il supporto di cui ha bisogno”.
E il Settembre viterbese? “Tutte le proposte avanzate in questi giorni hanno una loro dignità. Ma va tenuto fermo un punto. La festa non deve perdere il suo sapore popolare. Detto ciò, vanno comunque esaltati gli eventi che hanno a che fare con Santa Rosa: aspetti storici, turistici e religiosi. Penso che la proposta di Filippo Rossi di concentrare tutto in una settimana possa essere presa in esame purché si punti sugli aspetti popolari e sulle emozioni che la festa è in grado di provocare sulle persone. Del resto l’Unesco ha preso in considerazione Santa Rosa proprio per questo aspetto”.
Più che a un grido di dolore, siamo di fronte all’ennesima flatulente minaccia dei kaffeinisti filippini. Non ascolti Michelini queste avide sirene.