“Credo che sia inevitabile il mio ritiro da questa competizione, chiedendo scusa a tutti coloro che mi hanno sostenuto nella mia candidatura, sia prima che dopo averla presentata. Ma per chi chiede che il rispetto delle regole sia il principio fondante di democrazia, non può far altro che fare due passi indietro perché in regola ufficialmente non lo è”.
E’ l’incipit della lettera con cui Andrea Cutigni, dopo le polemiche di ieri l’altro, ha deciso di rinunciare definitivamente alla candidatura a segretario comunale del Pd.
“Non è mia intenzione assolutamente creare precedenti o imparzialità – scrive ancora Cutigni – anche se ciò non mi e stato mai contestato da alcuno. Tutto ciò con enorme dispiacere, ma anche con tanta serenità. Mi auguro che possa servire ed essere preso da esempio, se questo potrà essere giudicato tale”.
“Mi ritiro di mia volontà – prosegue la nota -sapendo che molti dentro Piazza Democratica avrebbero voluto fare tutto il possibile per evitare ciò. Ma nella vita bisogna saper affrontare la verità e accettare le regole. La correttezza forse pagherà”.
Capitolo Cutigni archiviato dunque, per Piazza Democratica c’è tempo fino a sabato prossimo per proporre una nuova candidatura. E Martina Minchella torna in pole position.
Momenti aspri, quando non asprigni, per il Sor Cutigni.
Sul sito (satirico?) di the big but stinky journalist è apparso questo struggente post della moglie (una non meglio identificata Simona) dello sposettiamo di ferro (e candidato alla segreteria provinciale del PD) Andrea Egidi:
salve a tutti! Conosco molto bene la situazione di Andrea, essendone la moglie. Vi prego di criticarlo, se volete, come politico e per l’attività che svolge, e non come persona. Andrea passa almeno 14 ore al giorno fuori casa togliendo alla sua famiglia tempo prezioso; ai suoi bimbi, cerca di insegnare valori come l’onestà, il rispetto per la cosa pubblica, il non essere indifferenti.
Ultima cosa: vi assicuro che conosce perfettamente cosa significhi non arrivare a fine mese! buon dibattito!
Sarà il caso di iniziare una colletta per questo cittadino e padre esemplare costretto a stringere la cinghia dal suo bieco datore di lavoro (che poi sarebbe lo stesso PD, di cui il nostro eroe è da lunga pezza funzionario)?