È iniziata in questi giorni la commercializzazione della patata dell’Alto Viterbese a marchio Igp con il confezionamento da parte del Consorzio Ccorav dei primi 537 quintali. Si è concluso quindi, in tempi rapidi, il complesso iter procedurale avviato nei mesi scorsi dalla Camera di Commercio, riconosciuta dal Ministero per le politiche agricole come organismo di controllo, per ottenere la certificazione europea riservata ai prodotti che rispondono a una disciplinata indicazione geografica tipica. Complessivamente sono state verificate le condizioni di conformità al disciplinare di produzione a 89 imprese agricole, iscritte come produttori e a 5 operatori economici registrati come confezionatori.
“Disponiamo nella Tuscia di un patrimonio agroalimentare di indubbio valore – dichiara Ferindo Palombella presidente della Camera di Commercio – e le certificazioni comunitarie di qualità possono offrire un sostanziale vantaggio competitivo aprendo a nuove opportunità commerciali. Inoltre attraverso la tutela delle denominazioni di origine si proteggono i nomi dei prodotti contro imitazioni ed abusi, aiutando allo stesso tempo il consumatore a riconoscere e a scegliere i prodotti di qualità”.
Con la patata dell’Alto Viterbese Igp si arricchisce il paniere dei prodotti agroalimentari che nella Tuscia possono fregiarsi di una protezione di qualità riconosciuta: olio Dop Canino, olio Dop Tuscia, Dop nocciola romana, Dop castagna di Vallerano, oltre chiaramente ai vini Dop e Igp.
Per informazioni: Ufficio Agricoltura della Camera di Commercio di Viterbo, Viale Trieste 127, Viterbo, Tel 0761.321420, ufficio.agricoltura@vt.camom.it