27072024Headline:

Verso il derby Merlani-Orsolini. Per ora…

Se Domenico Merlani ha fatto squillare le sue trombe, Mister X ha cominciato a far suonare le proprie campane. L’argomento è la Camera di commercio: dopo il patto d’acciaio tra Unindustria, Cna e Coldiretti (cui si sono aggiunte le altre due associazioni agricole, Confcooperative e i sindacati) infatti, è spuntata la falange composta da Federlazio, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato che, sul piano dei voti, si eguaglia più o meno a quella avversa. Perché Mister X? Perché in verità il quadrumvirato di associazioni il proprio candidato non l’ha ancora deciso, anche se in pole position c’è sicuramente Rino Orsolini (“Ma non è l’unico nome spendibile” si affretta ad aggiungere qualche ben informato).

Comunque sia, a pochi giorni di distanza dalla presentazione ufficiale degli apparentamenti i giochi sembrerebbero fatti. E difficilmente cambieranno da oggi al 10 febbraio. Ma, proprio per la situazione che si è creata, la battaglia per la presidenza sarebbe ancora di là da venire (del resto c’è tempo fino a maggio, quando si voterà per il consiglio e successivamente i consiglieri voteranno per il presidente e per la giunta).

In questo clima che si presenta piuttosto arroventato, qualcuno comincia a uscire allo scoperto, mettendo subito la divisa del pompiere. Giuseppe Crea, direttore di Federlazio, ci tiene a precisare che la quadri alleanza non vuole assolutamente scimmiottare la politica e che intende mettere in piedi una piattaforma inclusiva, dando la preferenza ai programmi piuttosto che alle persone. “C’è la crisi economica e le imprese hanno un estremo bisogno del supporto della Camera di commercio. Per questo – dice Crea – è indispensabile trovare un accordo per portare avanti una linea che sia efficace. In caso contrario, nessuno dei due attuali competitor avrà un numero congruo di voti per portare avanti il proprio programma”.

E’ quindi ipotizzabile che nelle prossime settimane incontri, summit e telefonate si susseguiranno a spron battuto. Per tentare di arrivare alla quadra. E se il discorso di Crea sui programmi è sicuramente prioritario, nessuno pensa però che quello dei nomi sia del tutto ininfluente. Anzi, esperienza fa ipotizzare che proprio lì sarà difficile trovare un compromesso, dal momento che tra gli aspiranti Domenico Merlani è quello che aspira più di ogni altro, ma attualmente trovare un accordo totale sul suo nome appare impresa piuttosto complessa.  Qualcuno, in queste ore, ha tirato fuori anche il nome di Roberto Pepponi, il quale però s’è ben guardato dall’entrare nell’agone: “Faccio parte di Unindustria – si è limitato a dire – e mi sembra che Unindustria un candidato già lo abbia. Punto”.

Piuttosto – ma qui si entra nel mondo delle considerazioni e, se volete, anche delle illazioni – un noto detto popolare che spesso ci azzecca recita che tra i due litiganti il terzo gode. E chi sarebbe il terzo? Nessuno osa dirlo, ma a un certo Ferindo Palombella stanno fischiando le orecchie. Del resto, dopo l’elezione bis alla presidenza della Repubblica di Giorgio Napolitano, che volete che sia il quarto mandato per l’uomo di Tuscania?

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Ma allora perché non nominare Palombella direttamente presidente della Camera di Commercio a vita?

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