08052024Headline:

Grazie al Fai Tuscania riapre S. Agostino

Il prossimo fine settimana visite guidate e mostra fotografica al complesso conventuale

Lorella Maneschi, Fai

Lorella Maneschi, Fai

Lo scorso anno parteciparono appena 8milioni e mezzo di italiani. Se un centesimo di questi dovesse mai passare dalla Tuscia il prossimo fine settimana, avremmo fatto tombola.
Rieccola, la “Giornata di primavera” targata Fai. Giunta alla sua 24esima edizione. E capace di proporre ben 900 visite straordinarie in siti normalmente inaccessibili.
Lo scopo nazionale della manovra, logico, è quello di valorizzare il patrimonio sommerso dello Stivale. E anche qua in provincia si virerà sui medesimi buoni propositi.
Bene. Il Fondo ambiente italiano, sezione Viterbo, per il 2016 ha deciso di concedere l’esclusiva a Tuscania. E cioè, in Tuscia questo è l’appuntamento clou. Al quale seguiranno altri date, chiaro. Ma non di tale entità.
“Siamo lieti di poter collaborare col Fai – apre il dibattito il sindaco di casa, Fabio Bartolacci – li ringraziamo subito. Scendo poi nel personale, veder riaperte le porte del complesso conventuale di sant’Agostino è per me qualcosa di fortemente emozionante. La chiese è serrata da troppo tempo. Mancava al paese. Che l’ha sempre posta tra i sui luoghi abituali di vita e di culto”.
Ecco quindi svelata la “bomboniera” prescelta. Sant’Agostino è un gioiello assoluto, una delle trentatré gemme tuscanesi. “Appena l’abbiamo vista ci siamo un pochino preoccupati – spiega per il Fai Lorella Maneschi – tanto c’era da metterci le mani. Ma ci siamo riusciti. Sarà d’impatto poterla mirare piena di turisti, curiosi, e di gente del posto che non la varcava da quando era bambina”.

Una delle tele che saranno esposte

Una delle tele che saranno esposte

Ma la Giornata non consisterà solo in questo. Qui i fatti entra in gioco la fondazione Etruria mater. “Ci riteniamo dei ‘facilitatori’ – ora a parlare è Silvia Grassi – ossia, cerchiamo di convogliare gente, professionalità, idee. Abbiamo quindi supportato lo staff della Maneschi per ciò che concerne l’apertura. Ma trattandosi di una chiesa ristrutturata non del tutto, si è anche pensato di affiancargli uno spaccato di vita che riportasse al passato. Ecco perciò la mostra fotografica sui giorni immediatamente successivi al terremoto che distrusse Tuscania. Scene incredibili, immortalate da Luigi Agostini. Sua moglie ci ha girato gli scatti, la ringrazio”.
La mostra sarà divisa in tre parti: le “originali”, le riproduzioni in bianco e nero, le diapositive.
L’inaugurazione del pacchetto è prevista per il prossimo 18 marzo (alle 18). Nei due giorni successivi saranno invece aperti i cancelli al pubblico. Presenti anche tre tele e una pala altare (600 e 400), riportate con notevole scarificio alla naturale collocazione.
Da rimarcare infine il lavoro svolto, in quest’opera collettiva, da AssoTuscania. Che si è fatta carico del servizio di vigilanza notturna.

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