Il palato fine è arrivato nella Tuscia e si è fermato a Vasanello. Precisamente nella gelateria ”Crema e Latte” dove, la signora Pina, ogni giorno si sveglia per preparare il gelato artigianale che è stato selezionato come uno dei migliori d’Italia nella guida stilata dal celebre Gambero Rosso.
La figlia, Francesca, racconta di quanto sia inaspettato questo traguardo: ”Non ce lo aspettavamo davvero. Un giorno ci è arrivata la guida in gelateria e abbiamo notato di essere anche gli unici della provincia di Viterbo. Ci piace l’idea di portare alto il nome della Tuscia per farla conoscere anche a chi viene da fuori”. Infatti, uno dei meriti di ”Crema e Latte”, oltre il protagonista gelato, è quello di richiamare l’attenzione anche di chi non vive nel Lazio. Tutto grazie agli ingredienti di casa: dalle nocciole, alla frutta. Nella guida sono due i giusti che il Gambero Rosso ha ritenuto meritevoli di sottolineatura: la pera e il pistacchio di Bronte.
Ma Francesca, che si occupa della parte social e della comunicazione, riconosce in particolare il lavoro della madre: ”Mia madre ha iniziato tutto da sola e se lo è meritato. E’ sempre stata una casalinga e una brava cuoca. E’, purtroppo, anche celiaca e ha sempre avuto difficoltà a trovare un gelato da poter mangiare: così tre anni fa si è cimentata in questo lavoro che è stato, in breve tempo, ripagato. Infatti la nostra particolarità, oltre ai gusti e gli ingredienti come i frutti rigorosamente di stagione, è la presenza di creme che tutti possono mangiare. Ci sono i gusti per celiaci, diabetici e ci sono quelli senza lattosio”.
La gelateria è a conduzione del tutto familiare con la complicità di papà Giovanni che si occupa della cassa e del lavoro pesante. Una rivincita, per Pina, arrivata ai 55 anni: dalla vita da casalinga alla preparazione del gelato che ha attirato quasi 3mila like sulla pagina Facebook ”Crema e Latte” senza alcun invito, ma solo con l’assaggio: ”Arriva gente anche da fuori provincia – conclude Francesca – tanto che in estate non abbiamo orari. Siamo aperti da febbraio a novembre, ma quando arriva il caldo a volte chiudiamo oltre la mezzanotte”. Un sacrificio pienamente ripagato.