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Cotral: eppur si muove

cotralSegnali di vita dal pianeta Cotral. Come ampiamente riportato nei giorni scorsi l’azienda di trasporti laziale sta messa maluccio. Da un lato ci sono i pendolari, che pagano, e quindi gradirebbero un servizio quantomeno decoroso. Dall’altro gli autisti, che come ultimo anello della catena si beccano solo mazzate, nonostante abbiano poi zero colpe. E infine, su tutti, la direzione. Accusata dai primi di scarsa efficienza. E dai secondi, attraverso il piccolo ma agguerrito sindaco Sul, di trascinare per le lunghe problematiche che, a detta loro, con poco (o comunque con non troppo sforzo) potrebbero essere risolte.

In tutto ciò si inserisce anche il ruolo di primaria importanza, va ricordato che l’ente è parastatale, della Regione. Ora, non è dato sapere se la patata bollente abbia in qualche modo stimolato l’azione. Resta però il fatto che, a meno di 24 ore dalla prima denuncia, qualcosa s’è mosso. Eccome se s’è mosso. Voci di corridoio infatti comunicano che mercoledì scorso ci sarebbe stata una prima riunione. A seguire altro confronto, ieri, in sede di consiglio d’amministrazione. All’ordine del giorno si è discusso dell’assunzione a tempo determinato per “i quarantanove”. Persone che già a partire dal prossimo lunedì dovrebbero (purtroppo il condizionale è d’obbligo) prendere servizio. Finalmente una buona notizia. Anche perché sempre la Regione pare sia indirizzata, con promessa non scritta ma sancita dal buonsenso, a sanare le suddette posizioni nel primo concorso che verrà.

Cosa comporta tutto ciò? In parole povere non sarà più necessario l’utilizzo di soggetti legati a società consorziate. Che detto così pare poco, ma scendendo nel particolare si evince come le spese si andranno giocoforza a ridurre. E quindi un primo passo verso i tagli (quelli intelligenti e produttivi, non come la soppressione di corse o l’appalto della benzina o peggio ancora gli affitti esorbitanti di depositi fatiscenti) è in via di pianificazione. A tal proposito inoltre proprio il Sul chiede “di individuare i responsabili degli errori commessi dai vertici”. Della serie: chi rompe paga, cocci e conseguenze.

In tutto ciò però rimane comunque da capire quale sarà l’orizzonte futuro. La mediazione dell’ente pubblico basterà per assicurare al Cotral la permanenza su strada? O, contrariamente, nella stanza dei bottoni si sta operando sottotraccia (come paventato dal sindacato) per convertire l’apparato da parastatale a privato? Quesiti, questi, ad oggi impossibili da svelare. Si rimanda pertanto ogni considerazione a tempi migliori. Per ora teniamoci buono almeno il fatto che una cinquantina di addetti torneranno ai lavori. E ci costeranno meno (e sono pure convinti di operare meglio) dei sostituti in appalto. Mica male.

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2   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Il carrozzone va avanti da sé…

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