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Quer pasticciaccio brutto dello Stadio Rocchi di Viterbo in aula del Consiglio giovedi 18 gennaio

A Viterbo non si rispetta il dettato costituzionale del diritto allo sport

Questi sigonri non rispettano lo sport a Viterbo

Redazione

Viterbo,10.1.24

Come una certa materia che più si rimesta e più puzza è la questione della assegnazione Stadio Rocchi di Viterbo ad una società calcistica per potervi semplicemente giocare le proprie partite casalinghe.

Quello che nelle altre mille città italiane è un passo di routine, cioè, quello concedere un bene comunale a chi ne faccia richiesta ed abbia i requisiti per averla,come l’assegnazione a titolo oneroso di un impianto sportivo, a Viterbo, invece, è diventato un tormentone al punto poter determinare la fine anticipata della Consigliatura Frontini.

I pettegolezzi che traspaiono di giorno in giorno, fanno realmente credere che l’approssimazione amministrativa della attuale Giunta monocolore del Movimento Viterbo 2020 sia ampiamente dimostrata per non essere in grado risolvere un problema semplice. Infatti, non essere in grado procedere per una semplice attività quale quella di porre a gara la disponibilità di un bene comunale, nel caso del Campo sportivo di via della Palazzina, nei tempi utili, puzza non solo di incapacità da parte di chi nel competente assessorato doveva provvedere, ma di qualcos’altro.

E’ quanto emerge non solo da chiacchere da bar sport, ma dai fatti.

Non è credibile ritenere che solo per rispetto della legge, cioè, certezza di solidità economica e morale dei richiedenti l’assegnazione,non sia stato possibile sino ad oggi chiudere la pratica e consentire che a Viterbo lo spettacolo calcio possa continuare ad esistere come sempre esistito da oltre un secolo.

C’è qualcosa sotto. Qualcuno vuole demolire lo stadio Rocchi per poterne godere del suo sito vicino alle mura ed al centro storico. Proprio sembra che “qualcuno” prema sulla amministrazione comunale perchè l’impianto vada in malora ed allora venga sostituito o, da un ennesimo centro commerciale, o, come zona residenziale.

Il passaggio dalla Regione Lazio della sua residua proprietà sull’impianto, a suo tenpo salutato come favorevole al Comune, potrebbe invece facilitare quest’ultimo a prendere decisioni diverse da quello di mantenere in vita un impianto sportivo.

Il Consiglio comunale aperto di giovedi 18 prossimo si presenta vivace. Saranno presenti in aula i rappresentanti dei tifosi viterbesi, proprio quelli che nella giornata della Befana hanno regalato alla sindaco il carbone.

Forse si capirà qualcosa in più di quanto trapelato dopo l’occasione di aver letto affermazioni provenienti dal cerchio magico della Frontini in occasione di una riunione carbonara tenutasi ormai quasi due mesi fa.

Ma di certo, qualora si confermi che la Giunta Frontini non ha lavorato e non stia lavorando per lo sviluppo dello sport in Città, nemmeno conservando quanto già da sempre esistito, ad essa ed ai suoi assessori, va imputato il mancato rispetto ai valori costituzionali dello sport, quindi, la una sostituzione al “comando” di Viterbo si impone.

Qualcosa di più trema nella maggioranza.

Che lo “stacco dalla spina” sia imminente ?

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