“Creare dei centri di trasformazione di comunità. Aree dove tutti i produttori agricoli, in forma singola o associata, possano portare i propri prodotti per fare una trasformazione di qualità, abbattere i costi di produzione e competere sui mercati”.
A lanciare la proposta è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale, che ha preso parte all’incontro “L’agricoltura familiare e contadina: oltre ogni confine” (Slow Food Village, Festival Caffeina Cultura).
“Non è possibile – prosegue Valentini – che gli imprenditori agricoli della nostra provincia debbano portare i loro prodotti in Toscana, in Emilia o in Piemonte per la trasformazione. Penso alla pasta, e noi siamo la provincia più importante del Lazio per produzione di frumento, oppure al latte o alle conserve. Ma gli esempi potrebbero essere tanti. Dobbiamo trasformare sul nostro territorio. E con i Centri di Trasformazione di comunità si possono abbattere i costi di produzione, condividere le spese per le certificazioni sanitarie, liberare risorse per competere sui mercati e creare nuova occupazione. A partire dalla nostra qualità, dalle nostre eccellenze, in sinergia con il territorio e le sue ricchezze. La nostra agricoltura – sottolinea Valentini – deve poter ottenere un giusto prezzo per quello che produce e produrre reddito per tutti, reddito per i giovani che decidono di crearsi un futuro investendo in questo importantissimo settore. Pastifici di comunità, conservifici di comunità, centri – conclude Riccardo Valentini – capaci di fornire a tutti un servizio di trasformazione. Una sfida che porterò al consiglio regionale, una sfida dove poter investire anche i nuovi fondi europei: per l’agricoltura, il nostro futuro e quello delle nuove generazioni”.