22052024Headline:

Il brutto vizio di chiedere l’esclusiva

Una tendenza sempre più diffusa (e scorretta) nella stampa

stampaLe testate giornalistiche, gli uffici stampa e i giornalisti o pubblicisti esistono per informare. Il loro compito è divulgare le notizie i fatti, previa verifica. Si controllano sempre le fonti in modo da non pubblicare false informazioni che potrebbero ledere le persone o attività esistenti.

Quando un chicchessia manda un comunicato ad un giornale, lo sa fa perché c’è qualcosa che deve specificare, annunciare, insomma, dire e che la popolazione deve sapere. Potrebbe usare centinaia di lettere, Facebook, piccioni viaggiatori, ma la migliore soluzione è sempre pubblicare su un giornale.

Quando accade questo la testata giornalistica controlla lo scritto pervenuto e lo pubblica. Se non si è d’accordo con il contenuto si può fare una nota all’inizio o alla fine, si può specificare o criticare passi riportati. Ma quello che vinene mandato ai giornali, a meno che non siano sproloqui vaneggianti o fatti che non abbiano nessun fondamento veritiero, lo si pubblica.

Il lavoro del giornalista è sia di controllo che di diffusione. Il suo mestiere è questo: informare la popolazione, e se serve, fornire altri punti di vista, approfondmenti etc. Spesso persone poco capaci si affidano al giornalista per spiegare, dire qualcosa che li interessa. Qui il giornalista scrive di suo pugno un articolo e aiuta la persona ad informare.

L’informazione è libera e i giornali hanno il dovere di mettere al corrente. A volte però testate giornalistiche, per motivi strettamente economici, impongono a chi voglia spedire un comunicato o un articolo il veto dell’esclusiva. Prima lo mandi a noi, poi alle altre testate. Questo è illegale, Questa è mafia. Se una testata paga l’esclusiva è una cosa, ma che un giornale si rifiuti di pubblicare una notizia a condizione di essere l’unica ad avere il privilegio, questo si chiama monopolio.

I giornalisti offrono il loro lavoro e professionalità all’intera popolazione. Quando c’è qualcuno scrive per noi, ci aiuta in questo mestiere, ampliando il raggio di conoscenza e non possiamo far altro che ringraziare. Il giornalista controlla, quello sempre, ma in questo caso i cittadini si fanno anche loro informatori e aumentano la comunicazione.

Invitiamo, chiunque abbia il bisogno di informare o dare notizie, di non cadere in tranelli di stampo mafioso. L’informazione è un dovere-diritto a cui nessuno può imporre veti. Il giornalista e i servizi di informazione sono a disposizione della popolazione, e della popolazione e degli avvenimenti vivono.

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