15052024Headline:

I ciceroni del “Savi” lanciano la sfida

Gli studenti propongono nuovi e insoliti percorsi turistici per il prossimo anno

Gli ottoni durante il concerto

Gli ottoni durante il concerto

Quando c’è l’entusiasmo dei giovani ogni cosa, spesso anche la più improbabile, riesce e la soddisfazione che ne deriva dall’esserci riusciti pone la voglia di nuove sfide perché le idee nascono dalle idee: si inizia con un evento e questo conduce a guardare oltre e a proporre qualcos’altro che completi l’idea di partenza.

Un circolo virtuoso di arricchimenti reciproci ancora più positivi quando i protagonisti sono i giovani. È quanto accaduto nell’esperienza promossa dall’indirizzo turistico dell’Istituto “Paolo Savi” a Viterbo, in cui i giovani allievi si sono rivelati provetti ciceroni, nell’illustrare al pubblico di turisti e concittadini, le peculiarità artistiche di alcune chiese solitamente chiuse al pubblico, come S. Maria della Salute, S. Maria della Carbonara e la chiesa del Gonfalone. Poi, a conclusione dell’iniziativa, due concerti – all’interno delle chiese – in collaborazione anche con gli allievi del Liceo Musicale “Santa Rosa” di Viterbo, in un prezioso scambio di esperienze. E a questo punto nasce una nuova proposta da chi ha avuto questa idea: “magari si può considerare, per il prossimo anno, con simili caratteristiche, di realizzare un percorso turistico nella città dei Papi dove un chiostro longobardo, la chiesa dei Templari, gli affreschi al Gonfalone, la cassa armonica quadrilobata della chiesa della Salute diventino tappe capaci di raccontare una città in modo originale attraverso armonie che narrino la storia: ogni luogo esaltato dalle note della musica tipica di quel periodo storico”.

Un momento del concerto

Un momento del concerto

Una sfida che piace ai giovani che si sono già detti entusiasti della proposta, perché la passione che hanno mostrato in questa prima esperienza, si è rivelata la loro caratteristica fondamentale e maggiormente comunicativa, regalando al turista suggestioni uniche: alla chiesa del Gonfalone, ad esempio, gli ottoni scintillanti hanno donato suoni che sembravano essere nati lì, tra i colori e le prospettive barocche, così come il flauto e la chitarra hanno “raccontato” l’architettura raccolta di S. Maria della Salute. È dunque doveroso ringraziare chi ha creduto nell’iniziativa e ha dato la possibilità di regalare momenti magici al turismo Viterbese: la confraternita del Gonfalone, ArcheoTuscia, sua Eccellenza mons. Lino Fumagalli, la dirigente scolastica del “P. Savi”, professoressa Patrizia Gaddi, nessuno ha esitato nel dare fiducia alla scuola superiore, una fiducia ben riposta se con migliaia di volantini turisti e viterbesi si sono chiesti dove sia, che cosa ha di particolare S. Maria in Carbonara, o hanno guardato per la prima volta l’interno della chiesa della Salute, e si sono beati delle prospettive della chiesa del Gonfalone.

Tutto questo è stato possibile grazie alle giovani guide dell’Istituto “P.Savi” oltre che ai giovani esecutori Francesca Vitale e Irene Pantaleoni, a Gabriella Bussu, Gabriele Lotichius, Niccoló Testa, Michele Biagiotti, Saverio Beccaccioli, Francesco Bruziches, Alex Bisti, Federico Coramusi; al maestro professor Roberto.

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