15052024Headline:

A Viterbo il mattone ricomincia a tirare

Nel 2014 crescono le compravendite (+4,7%), ma calano ancora i prezzi (-2,5%)

Il settore edilizio ricomincia a tirare: nel 2014 in crescita le compravendite a Viterbo

Il settore edilizio ricomincia a tirare: nel 2014 in crescita le compravendite a Viterbo

Il mattone ricomincia a tirare con  segnali di consistente ripresa.  E’ l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, ad analizzare l’andamento delle compravendite nelle regioni italiane nel 2014 con esiti abbastanza incoraggianti: a livello nazionale le compravendite residenziali nel 2014 sono state 417.524 con un aumento del 3,6% rispetto al 2013. A segnare la crescita sono soprattutto le grandi città, con qualche lodevole eccezione, come nel caso di Viterbo. Nel Lazio, infatti, dopo Roma che fa segnare un aumento delle compravendite del 13,9%, è la città dei papi a segnalarsi con un +4,7%. In controtendenza tutte le altre province: Rieti -1,4%, Latina -5,8% fino ad arrivare alla pessima performance di Frosinone (-24,7%). Non ci sono invece segnali di inversione di tendenza sul fronte dei prezzi che continuano inesorabilmente a calare. Ma anche in questo caso, il calo minore si verifica a Viterbo con il -2,5%, Roma -5,3%, Rieti -6,5%, Latina, -7,3% fino ad arrivare a Frosinone che chiude con il -18,4%.

“I segnali di un rinnovato movimento nel mercato immobiliare – scrive Tecnocasa – si avvertivano da tempo: aumento della domanda, maggiore propensione delle banche a erogare mutui, tassi convenienti e soprattutto prezzi immobiliari appetibili, dopo anni di ribassi”. E ancora: “I prezzi sono in ribasso, ma questo unito alla ripresa dell’erogazione dei mutui, sta riavvicinando al mattone non solo tante famiglie, ma anche tanti giovani in procinto di creare il proprio nucleo familiare. Anche gli investitori, per quanto gravati e anche scoraggiati dalla pressione fiscale, sembrano volere cogliere nuovamente le opportunità che questo mercato può offrire loro. Le richieste sono in aumento e questo è un altro segnale positivo. Le richieste dei potenziali venditori peraltro sono sempre più allineate ai reali valori di mercato contribuendo a stabilizzare i tempi di vendita”.

In calo a Viterbo i prezzi delle case: -2,5%

In calo a Viterbo i prezzi delle case: -2,5%

Nell’intero 2014, la contrazione complessiva dei prezzi è stata del 7,2%. Nelle grandi città la diminuzione è stata del 4,2%, nei capoluoghi di provincia è stata del 4,6% mentre nell’hinterland delle grandi città i prezzi sono diminuiti del 3,4%. Genova, con una diminuzione dei prezzi del 9,2%, è la città in cui gli immobili perdono più valore; segue Napoli con -6,8%. In tutte le metropoli si nota una calo rispetto alla prima parte dell’anno ad eccezione di Milano e Bologna che chiudono il secondo semestre rispettivamente con -2,6% e -2,3%. Bene anche Firenze e Palermo, rispettivamente con -2,4% e -2,5%. Le zone semicentrali hanno sofferto leggermente di più rispetto a quelle periferiche, anch’esse in ribasso. La migliore performance, ancora una volta, spetta alle zone centrali. L’analisi per aree geografiche evidenzia una riduzione dei valori del 4,7% nelle città del Nord Italia, del 5,0% nel Centro e del 4,2% nel Sud.

“Per quanto riguarda le caratteristiche dell’immobile – aggiunge Tecnocasa – continua la tendenza dei potenziali acquirenti ad orientarsi su tipologie in buono stato. Le soluzioni da ristrutturare incontrano un maggior favore tra chi ha intenzione di personalizzare l’abitazione e ha comunque una buona disponibilità di spesa. Le spese condominiali e lo stato del contesto condominiale continuano ad avere un peso importante nella scelta dell’immobile da acquistare, dal momento che l’obiettivo è quello di  ridurre al minimo i costi legati alla proprietà”.

Per quanto riguarda gli affitti, nel secondo semestre del 2014 i canoni di locazione nelle grandi città hanno segnalato una contrazione dei valori dell’1,5% per i bilocali e dell’1,7% per i trilocali. Nei capoluoghi di provincia la diminuzione è stata rispettivamente dello 0,8% e dell’1,0%. Continua la preferenza per le abitazioni in buono stato e ben arredate. Il contratto maggiormente stipulato è quello a canone libero (72,8%), seguito da quello a canone concordato (15,2%) e poi da quello transitorio (12%). In aumento, la percentuale di chi stipula un contratto di tipo concordato, sempre più apprezzato per la cedolare secca agevolata. Infine nel 2015 il mercato sarà particolarmente attivo tra coloro che sono alla ricerca della prima casa e con un capitale iniziale a disposizione: cercheranno immobili in buono stato, in zone servite; trilocali e bilocali resteranno i tagli più ricercati. Il segmento della seconda casa potrebbe essere meno vivace a causa della fiscalità deterrente. Ciò non toglie che la presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi possa indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità. Inoltre la proroga degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli immobili potrebbero aiutare il settore edilizio e facilitare il collocamento sul mercato di immobili che necessitano di interventi di ristrutturazione.

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