17052024Headline:

Terra di Tuscia, è ora di cambiare marcia

Michele Peroni, uno dei migliori finora della Stella Azzurra

Michele Peroni, uno dei migliori finora della Stella Azzurra

Non si capisce bene se i sentimenti prevalenti siano amarezza e delusione o rabbia e sconforto. Ma, come recita un’antica regola dell’aritmetica, invertendo e mescolando a piacimento, il risultato non cambia purtroppo. La Terra di Tuscia si morde le mani per la sconfitta rimediata contro Scafati in un match condotto alla grande nei primi 20′ e poi buttato alle ortiche in uno sciaguratissimo terzo quarto. La chiave di lettura è tutte in quei dieci minuti al rientro dall’intervallo lungo durante i quali la Stella Azzurra si è improvvisamente (e misteriosamente) smarrita. Il bilancio di appena sei punti segnati è lo specchio di una prestazione che non si sa come definire.

Al di là del legittimo rammarico, resta da chiedersi come mai questi black out si stanno ripetendo con preoccupante frequenza. Era accaduto ad Empoli, dove per fortuna con una seconda parte garibaldina si riuscì a rimettere in sesto la partita; era accaduto a Catanzaro, dove invece la rimonta fallì per un soffio. Ma era accaduto anche nella precedente esibizione interna contro Scauri in cui accadde più o meno la stessa cosa di domenica scorsa, con la differenza che lo scarto finale a favore dei pontini fu più ampio. Come mai la Fanciullo’s band perde la bussola, consentendo agli avversari di rientrare in partita e di piazzare micidiali parziali che poi si rivelano letali per l’esito della contesa? Problemi fisici, psicologici o che altro ancora? Difficile dare una risposta compiuta. E’ evidente che alcuni giocatori non stanno rendendo al meglio in questa fase della stagione: Marsili in primis, ma anche Giancarli. Come pure dalla panchina non arriva quel contributo di freschezza e anche di punti che può dare una svolta positiva. In pratica, nelle ultime settimane il peso della barca biancostellata ricade quasi esclusivamente sulla spalle di Marcante, Peroni, Rovere e, parzialmente, di Mathlouthi. Non è poco, intendiamoci, ma evidentemente contro compagini di una certa levatura non può bastare.

Marcante. ottima prova contro Scafati

Marcante. ottima prova contro Scafati

E’ di tutta evidenza che la squadra delle prime giornate (che vinceva con regolarità e che sapeva mettere in difficoltà anche team di assoluto valore come Palestrina e Cassino) allo stato dell’arte non c’è. Servirebbe una pausa che consenta di recuperare energia e idee, ma non si può perché il campionato non si ferma e propone per l’ultimo turno di andata una trasferta proibitiva a Napoli e, in giorno della Befana, l’inizio del ritorno con la gara casalinga contro Isernia. Dando per scontato che in Campania domenica prossima le chances di farla franca sono abbastanza risicate, l’attenzione si sposta immediatamente al match successivo decisamente più alla portata. Quello sì da vincere a tutti i costi e ripartire. Il bilancio resta finora ottenuto (sette vittorie e altrettante sconfitte) resta positivo, ma dopo quell’inizio così travolgente qualcosa di più era lecito aspettarsi. Coraggio, ragazzi: le curve a gomito vanno messe in preventivo, ma il rettilineo arriva prima o poi. Meglio il più presto possibile.

 

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