Situazione quantomai incerta per i lavoratori del ramo tecnologico della Francigena Srl. Il servizio che si occupa di certificare la sicurezza delle caldaie verrà esternalizzato con un bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Sullo sfondo di questa operazione però c’è il futuro, quanto mai incerto, dei lavoratori che, nonostante le rassicurazioni arrivate dall’Amministrazione, potrebbero ritrovarsi a casa.
A riportare a galla la questione è Giacomo Barelli. Nei giorni scorsi, l’ex assessore ha usato Facebook per esprimere la sua sua solidarietà nei loro confronti. “Solidarietà ai lavoratori del tecnologico della società Francigena – ha scritto Barelli sul social network -. Non vi lasceremo soli, nonostante il comune di Viterbo vi abbia abbandonato”.
Ma proprio dal Comune, l’assessore Tofani, rispedisce le critiche al mittente dichiarando di aver fatto tutto il possibile per tutelare le persone coinvolte. “L’amministrazione ha fatto di tutto per salvaguardare i posti di lavoro – ha dichiarato Tofani -. Nel bando è stata anche inserita una clausola di protezione che serve proprio a far si che i dipendenti vengano riassunti dall’azienda che vincerà l’appalto. Purtroppo non c’erano altre soluzioni, ma chiaramente è mio interesse, e di questa amministrazione, consentire che questa esternalizzazione funzioni senza problemi per nessuno”.
Giacomo Barelli sostiene però che l’amministrazione comunale avrebbe potuto evitare questo affidamento all’esterno e scongiurare il rischio di perdere i 6 posti di lavoro. “Grazie alla legge Madia sarebbe stato possibile mantenere in house quella specifica branca – ha spiegato l’ex assessore al turismo -. Il consiglio comunale non ha mai voluto ritornare sui suoi passi: Francigena ha addirittura depositato i documenti che dimostravano che i parametri richiesti dalla norma erano presenti. Durante questi ultimi mesi sono state fatte proroghe e promesse verso i lavoratori, ma in realtà nessuno ha mai voluto fare nulla di concreto, anzi si è andati avanti sulla strada per la predisposizione del bando per l’esternalizzazione. Addirittura, a pochi giorni dall’esito delle elezioni, il Comune ufficializza di voler predisporre il bando quanto prima. Quando è stata votata la delibera per l’esternalizzazione avevamo le mani legate: non c’era la legge Madia. Ma adesso dire che questa è una cosa imposta dalla legge non è la verità. Era necessario tornare a valutare la cosa, ma il sindaco e la giunta non hanno semplicemente voluto farlo”.
