Fermato a Orte da una pattuglia dei carabinieri e multato per trasporto irregolare di autoveicoli, avrebbe tentato di corrompere con 200 euro gli uomini dell’Arma: in manette un 62enne rumeno.
L’uomo, portato in tribunale con l’accusa di istigazione alla corruzione, ieri mattina è stato processato per direttissima.
Per lui la convalida dell’arresto, ma nessuna custodia cautelare, contrariamente a quanto richiesto dalla pm Eliana Dolce, che avrebbe voluto per il 62enne l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
”Per evitare che se ne perda ogni traccia” ha spiegato in aula.
Ma per il tribunale non esisterebbe alcun pericolo di fuga, per cui l’uomo è tornato in libertà.
Difeso dall’avvocato Corrado Cocchi avrebbe spiegato come in realtà lui non sapesse nulla della presenza di quei soldi all’interno della busta consegnata ai carabinieri: ”Dopo l’alt e il controllo, mi hanno chiesto i documenti dell’auto che stavo trasportando in Romania, ho preso la cartellina che li conteneva e gliel’ho data: che ci fossero 200 euro l’ho visto nel momento in cui i carabinieri l’hanno aperta”.
Una versione differente da quella degli uomini dell’Arma che avrebbero visto l’uomo ‘’prendere qualcosa dal cassetto dell’auto e inserirlo nella busta”. Da qui l’accusa di istigazione alla corruzione, per cui il 62enne è finito di fronte al collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei.
”L’imputato – ha spiegato il difensore Cocchi – in realtà non era nemmeno multabile: il trasporto di veicoli danneggiati o auto che necessitano la riparazione, come in questo caso, non prevede alcun tipo di autorizzazione”.
Il processo a suo carico riprenderà a metà settembre.