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Tirrenica, venerdì il Governo sblocca i fondi

Il tracciato della Tirrenica

Il tracciato della Tirrenica

Il caldo di agosto scioglierà i dubbi sull’Autostrada Tirrenica? Domanda amletica, speranze aperte. Perché il Governo presenterà venerdì il decreto Sblocca Italia: 4.5 miliardi di euro per la realizzazione o il completamento di seicento infrastrutture che interessano l’intero territorio nazionale.

Si va, per capirci, dall’alta velocità ferroviaria tra Napoli e Bari alla linea C della metropolitana di Roma fino al metano nei quartieri di Catania. In mezzo, ci saranno anche i 270 milioni destinati all’autostrada Civitavecchia – Livorno, bloccati un mese fa. Allora il presidente di Sat , il consorzio che sta realizzando l’opera, arrivò persino a rassegnare le dimissioni, in aperta polemica col Governo. Fu il ministro alle Infrastrutture Lupi a tranquillizzarlo: “I soldi ci sono e arriveranno a luglio”. Ora, la cosa slitta a venerdì 1 agosto, ma cambia poco.
I cantieri già aperti nel tratto laziale, da Civitavecchia a Tarquinia, potranno così essere completati (si spera in tempi ragionevoli), e altri ne aprireranno lungo il tracciato previsto per la nuova autostrada. Per la soddisfazione di tutti quegli amministratori locali – di qualsiasi colore politico – che erano insorti di fronte all’ipotesi del blocco dei lavori. Dal primo cittadino di Montalto Sergio Caci (“La sospesione sarebbe un segnale negativo per tutto il Paese”) a quello di Tarquinia Mauro Mazzola, che continua a reclamare investimenti sulla viabilità alternativa, fino al presidente della Provincia Meroi. Nella Tuscia tra l’altro, il destino della Tirrenica viene visto come un traino fondamentale per il completamento della Trasversale, l’ultimo tratto del quale è ancora di ià da venire, nonostante le recenti rassicurazioni del presidente della Regione Zingaretti.
Questo per quanto riguarda il Lazio. In Toscana, invece, quella minaccia di sospensione era stata accolta con giubilo dai tanti oppositori della Tirrenica, ribattezzati “No Sat” ma sicuramente molto meno temibili dei No Tav piemontesi. Giusto ieri, sul Foglio, uno splendido ritratto di Marianna Rizzini ne descriveva le ragioni e i tic. Saranno loro quelli meno contenti, allo sblocco dei fondi e alla certezza che l’autostrada si farà.

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